domenica 31 agosto 2014

Lutto Nazionale


E rieccoci qua, è domenica pomeriggio, si avvicina un temporale, e pertanto tra poco andrò a metter dischi in riva al mare. Ma ciò non mi impedisce di farvi dono del secondo brano di "TG4".

S'intitola "Lutto Nazionale", ci metterete un po' ma ve ne innamorerete.



il pezzo:






il testo:


lutto nazionale - per me finisce male
sono un animale estinto
sono un animale finto di gomma
che spegne la fiamma, tu ne fai un dramma
le più sentite condoglianze in un telegramma

lutto nazionale - ti svegli all'ospedale
ti scoppia la testa, ascoltata troppa musica
ad una festa 70 - 80 - 90 nassiriya
una deflagrazione quanta merda spazza via
bandiere tricolori con lo stemma di salò
bandiere in generale quanto scalda sto falò, oh! oh!

lutto nazionale - tu piangi il generale
io invece vado al mare anche se mi fa cagare
la samba, la rumba, beach volley, la zumba
e se riaprisse gli occhi lo farà dentro la cassa
ché gli ho fatto una macumba.

lutto nazionale - è come un carnevale
lutto nazionale - cenone di natale
east coast!

lutto nazionale - mi vedi al telegiornale
dopo la sigla con quella fanfara di tromba
ti leggo la notizia amara, ossia ti dico che in questo
disco c'è una bomba che fa polvere d'ossa di chi ha colpito
vale a dire quella merda là che puntava il dito

lutto nazionale - tu dici che non vale
io invece dico che ballerò il merengue al tuo funerale
faremo i caroselli, sfileremo coi coltelli
incrostati di sangue di merda di porci e di agnelli,
porcus dei degradi sono belli

lutto nazionale - è come un carnevale
lutto nazionale - cenone di natale

lutto nazionale - credi ancora a quel tale
che ti ha raccontato la favoletta
del cesso e della tavoletta
della soia e della cotoletta
che ti ha detto che finirà tutto in fretta
rivoluzione fa rima con gioia che fa rima con boia
è giunta la tua ora, sento l'odore delle tue interiora
che spezza la noia,
in processione il culto invaderà l'aula magna
con in testa un passamontagna
scenderemo sempre più giù



gli ingredienti:


Type O Negative - "Unsuccessfully Coping With The Natural Beauty Of Infidelity" (1991)
http://www.youtube.com/watch?v=Idfv4wyWfSs

Claudio Simonetti - "Demon" (1985)
http://www.youtube.com/watch?v=-j6mGfZxSTA

Gioachino Rossini - "Tutto Cangia, Il Ciel S'Abbella" (1829)
http://www.youtube.com/watch?v=jiHVDgLWpts

Rita Pavone - "Sul Cucuzzolo" (1967)
http://www.youtube.com/watch?v=mgsRGiSfRSY

lunedì 25 agosto 2014

Che cazzo ho fatto? (parte 4)

Dai che siamo quasi arrivato, dopo questa puntata ne è rimasta un'altra e poi ho finito con questo memoriale.
E questa puntata qui contiene la settimana santa!
(per chi si fosse collegato solo ora sto cercando di ricordarmi cos'è successo negli ultimi mesi)


Gio 20 Mar 2014 - LA TOSSE GRASSA @ Bevitori Longevi (Forlimpopoli FC)

Uno dei miei informatori mi dice "ehi, guarda, c'è un posto nuovo che si chiama Bevitori Longevi e sembra brava gente, you know what I mean..." ed io mi ero già innamorato del posto appena sentito il suo nome, una piacevole utopia. Quindi li contatto e anche loro sembrano contenti, tant'è che fissiamo subito una data con mesi di anticipo (unbelievable!), per giovedì 20 marzo. Il posto si trova a Forlimpopoli FC, paesello in cui finora m'era capitato soltanto di passarci attraverso in treno. E infatti proprio in treno ci arrivo: dopo la data di Firenze sono passato a Bologna per un'udienza col Reverendo Mescalina, e il giorno dopo riparto per scendere alla stazione di Forlimpopoli, contando di essere raggiunto dal Radical Macabre Tanzkommando, per l'occasione composto dal Vescovo Teodoro e Tarkanov. Sapevamo che gli accordi prevedevano posti letto per 3 ("non per 4", mi è stato rimarcato) per cui al vedere che i 2 tanzkommander si erano portati anche la Critica Radicale fu subito chiaro il suo ruolo per la serata: antifurto. D'altronde capita spesso che musicisti in tour per la penisola a scoparsi le nostre donne poi vengano rapinati dai loro preziosissimi strumenti. Ok, è pur vero che i miei preziosissimi strumenti li tengo in tasca però metti che arrivino loschi figuri a derubarci dell'arbre magique è cosa saggia fargli incontrare sul proprio percorso una Critica Radicale che gli faccia subito "Bau!".


Ed è così che ci presentiamo al locale: con un barbarico "Bau!", che ci apre tosto le porte della cantina, e giù vino e piadine e salumi vari, che noi costantemente chiediamo con cortesia finché la cuoca non comincia a guardarci storto. Tra l'altro è proprio in cucina che ci cambiamo prima di andare in scena con la chitarra di Jimi Hendrix. Il posto è un misto tra pub e osteria, con un piccolo palchetto da cui intratteniamo i presenti con le nostre angherie, presenti che ci seguono attenti e divertiti, si scansano giusto giusto per evitare qualche pesante sbracciata dai nostri tanzkommander in calore, ma non vengono fatti troppi danni, nessuno ci mena. Anzi, gli propiniamo persino tre bis: "Barbara Bobulova", "Padre Mostro" e naturalmente "Robuste Dosi Di Cazzo". Poi arriva a quell'ora in cui la Critica Radicale si scola una bottiglia di Glen Grant e comincia a trasformarsi in antifurto mannaro. Cioè diventa molesto. Fortunatamente avevamo fraternizzato a sufficienza con la working class locale e quindi callose mani pesanti invece di sfondarci il capocollo ci fanno dono di un salame stagionato che verrà ferinamente sbranato nella sua intierezza lungo il tragitto che ci porta verso il b&b, che è una casa stregata con un cancello cigolante e l'erba alta un metro. Ma questa è un'altra storia.


Sab 5 Apr 2014 - LA TOSSE GRASSA @ Drunk In Public (Trodica di Morrovalle MC)

E sabato 5 aprile immancabile torna finalmente anche un'occasione per far visita a Jon Tanfo e al suo Drunk In Public, pub ricavato dal garage di casa che, ora che papà Tanfo va in pensione, può allargarsi fino ad inglobare il territorio della sua fu barberia (eccoci spiegato il perché di quelle creste fiammanti). Però non era vero, e quando arriviamo lì a Trodica di Morrovalle MC scopriamo che il pub è sempre il solito buco nero. E' che Papà Tanfo è una persona vitale e non ci tiene ad arrendersi così presto, vabbè, staremo stretti come al solito, tanto per ora siamo solo io, il Reverendo Lele Ggì ed Abigail de Tago Mago, il primo in veste di tankzommander, l'altro giusto di supervisore, manco le foto ci fa. Anzi, poi ci abbandona pure, ma naturalmente non prima della cena: una copiosissima pasta realizzata per noi da Mamma Tanfo da consumare nell'intimità del nostro backstage, uno spazioso sgabuzzino arredato di tavola per il desco. A noi si unirà anche Mauro Tanfo, il fratellone di Jon, che in quanto persona seria e con la testa sulle spalle aspetta la corriera per andare ad un after al Classic.


Nel frattempo era arrivata anche l'altra pacca di tanzkommander: Tarkanov, accompagnato dal Vescovo Teodoro ed altri loschi figuri della loro ciurma, quali la Critica Radicale, Morgan (quello famoso) e ILoveCock. Con loro ci siam fatti anche un ameno aperitivo in un bar all'angolo, allietato dalle barzellette sconce di Tarkanov narrate a 10 cm dalle orecchie della barista timorata di dio. Dio quell'altro però, non me. Arrivano poi anche il Reverendo Red Ronny e molti tra Tossine e Cultisti vari, mi dedico un po' alla socializzazione e quando torno nel backstage vi trovo l'inferno. Ovunque vino rosso schizzato da superliquideitorz ak-47, una motorella che sgasa, nani, donnacce e gioco d'azzardo. Beh, direi che siamo pronti per andare in scena. Mi reco in posizione e lancio l'intro di "Veleno" quando ecco che i due tankzommander fanno il loro ingresso trionfale fendendo la folla in sella al benelletto, come i Manowar. Lo spettacolo va avanti senza intoppi (almeno che io mi ricordi: se il vino è stato schizzato con le pistolette vuol dire che era tanto!!) fino ad un'interminabile serie di bis: "Burzum", "Bikini Cimitero", "Sono Io La Fame Nel Mondo" fino all'ovvia "Robuste Dosi Di Cazzo". Poi boh. L'oblio. Oh, era proprio tanto.


Gio 17 Apr 2014 - LA TOSSE GRASSA @ Ubik (Urbino)

La nostra prima volta ad Urbino, per cui appena ci viene proposta accettiamo subito di buon grado. La città però la conoscevamo già, con la sua architettura escheriana a più salite che discese e le sue temperature glaciali, tant'è che c'è chi vi si riferiva come Urbinov, Russia. Grazie al nostro contatto Barletta (da non confondere con quel crucco di Ema.Core) fissiamo una data per giovedì 17 aprile in questo posto chiamato Ubik (ma dai, in un'altra libreria? a quando alla Mondadori? no, tranquilli è una delle bettole che piacciono a noi). Partiamo con una macchinata composta dal Vescovo Teodoro e Tarkanov per il Radical Macabre Tanzkommando e il Reverendo Lele Ggì per la bancarella. Dalla mappa vediamo che il posto dista circa 100 metri da uno splendido parcheggio che abbiamo individuato in Via dei Morti (cos'avrà voluto dire?...). Il problema è che questi 100 metri bidimensionali in realtà sono collocati in salita a una pendenza innominabile, tra salite ripidissime e interminabili scalini. Fanculo la terza dimensione, quando arrivo in cima sono a un'alitata dall'infarto, ma la mia preoccupazione maggiore sarà "poi lo dobbiamo rifare in discesa da sbronzi?!". Qualcuno mi riconosce e fa "Toh, c'è La Tosse Grassa", io sono in grado di rispondere solo con un rantolo di morte, ci metterò una mezz'ora buona a ripristinare la mia respirazione regolare. Giusto in tempo per un crodino e vodka ed un soundcheck, che però ci toccherà rimandare perché il cavo di alimentazione di una cassa è stato rubato dal gruppo del giorno prima, che naturalmente oggi è già in Turkmenistan.


Allora mangiamo, ci portano delle cosette sfiziose ma a nessuno viene in mente che l'essere umano ha anche bisogno di bere. Facciamo il labbretto e ci portano una bottiglia di vino. Poi nell'attesa che il boss del posto riesca a materializzare sto cavo andiamo in piazza a farci caffè, torturacaffè, ammazzacaffè, tumulacaffè, riesumacaffè ed esameautopticaffè. Ci avevano messi in guardia ("guardate che in piazza c'è il rap!"), e infatti troviamo il leggendario C.U.B.A. Cabbal in full effect per un evento antifascista a cura di un qualche centro sociale. Sorseggio un liquorino e vedo diverse facce che invece che guardare il concerto guardano me preoccupate, mixerista compreso. Il punto interrogativo nel mio cervello dura mezzo secondo, poi penso ai miei anfibiozzi bianchi da 14 occhietti, al mio bomberone griffato EBM, alle innumerevoli spillette misteriose, e al mio taglio crucco. Certo, sono grasso, in disordine e ho anche la barba incolta, ma pure Burzum, allora vado io a presentarmi qualificando la mia appartenenza politica e seppur perplessi si tranquillizzano, ma non si rilasseranno del tutto finché non scoveranno un tipo che mi conosceva (poteva anche mettersi MALE proprio perché mi conosceva, eheh!!). In tutto questo Barletta mi osserva con occhi sgranati incredulo e preoccupato. Gli spiego che no, va tutto bene, in certi contesti è normale che ci si annusi. Facciamoci sti otto Varnelli e andiamo a suonare, va'! Nel frattempo incontriamo il boss dell'Ubik con al collo un cavo di alimentazione, quindi è buon segno. Essendo la settimana di Pasqua tanti studenti di merda avevano levato le tende per cui era rimasta solo una fauna di balordi urbinati a cagarci. Meglio così! Gli sottoponiamo la nostra ferocia e appena concluso ci mettiamo a ballare funk e soul finché non ci buttano fuori insieme alla monnezza. E Lele Ggì ce prova coi trans.


Ven 25 Apr 2014 - LA TOSSE GRASSA @ Factory (Recanati MC)

A Recanati MC c'era sto posto, il C'Era Una Volta In America, che ogni anno che passava diventava più sfigato. Numerosi i tentativi di rianimazione a base di cambi di gestione, ma ad ogni giro perdeva un pezzo fino a diventare un posto schifato da tutti, in particolare dai recanatesi, che ritenevano particolarmente non cool il recarsi in tal posto. Poi è arrivato Filippo, che l'anno scorso aveva il Barracuda a Montesanto Marittima, gli cambia nome in Factory e tenta di dare una sterzata radicale al posto. Non più ristorante, non più pizzeria, bensì dancefloor orientato sulla musica elettronica, tra techno, electro e d'n'b. E va meglio. Il tipo poi mi contatta per cercare di rianimare il posto anche per i live ma niente da fare, i recanatesi continuano a snobbare sto posto, a meno che non gli ci fai suonare amici cari o parenti stretti. Però cazzo... Un evento epocale ce lo dobbiamo fare, prima di arrenderci. E fu così che si decise di organizzare questa serata per venerdì 25 aprile: Above The Tree, Melampus, Jesus Franco & The Drogas e, perdìo, La Tosse Grassa! Ed alla fine ha funzionato, sempre col panico dietro al collo, col fiato tirato coi denti, ma la gente c'è stata, nessuno dei musicisti ha bestemmiato forte forte e, insomma, ce l'abbiamo fatta. Io in veste di regista della serata sono stato sempre indaffarato, teso, con diecimila pensieri, per cui mi sono al contempo cagato tutti e nessuno, me compreso, cioè ho escluso anche me. Quindi quando arrivo al momento dello spettacolo è per me motivo di rilassamento, fatto tutto quello che era necessario fare, ora possiamo divertirci e tirare un sospiro di sollievo, vero Poe? E Poe vomita.


Sì, perché intanto che io rimuginavo Poe beveva come non ci fosse un domani. Stasera è il 25 aprile, il Circolo ARCI che gestisce lui su ai Giardini Pubblici, quello in cui facciamo sempre le presentazioni degli album, oggi è chiuso, quindi Poe può venire eccezionalmente a fare da tanzkommander in un altro posto. E vomita. Siamo a cambiarci nei nostri camerini, ossia il parcheggio fuori dal Factory, e Poe appena infilata la sua canotta d'ordinanza vomita. Andiamo bene, dobbiamo ancora iniziare. Tarkanov pure ha bevuto come un disgraziato ma, notiamo, nonostante le quantità non l'abbiamo mai visto soccombere all'alcole. Andiamo sul palco. Nonostante il rock'n'roll sfrenato di prima la gente decide di cominciare a ballare solo con noi, ora. Ballo selvaggio, pogo, gente ai margini quasi spaventata. Tarkanov e Poe che ogni tanto si lanciano in mezzo al pubblico per unirsi all'orgia gay e, dato il suo stato di salute ho i miei dubbi che Poe arriverà fino alla fine. Sbagliavo. A un certo punto mi guardo intorno, Poe c'è. Tarkanov no. E metà della folla si dirige verso il cesso... Dev'essere successo qualcosa. Tiro via, faccio quei 2 o 3 pezzi indispensabili per chiudere e poi scendo dal palco, vediamo che cacchio è successo. Tarkanov viene trascinato fuori dal cesso, stordito e non in grado di deambulare autonomamente... Sbirri... Ambulanza... Praticamente durante le colluttazioni nel pubblico è successo che uno dei nostri (userò la sigla CR per indicarlo) lancia Tarkanov contro una ringhiera, la testa gli si apre, il sangue sgorga e i punti sono otto, se non erro (vedi foto dopo il ricovero, con sigaretta gentilmente offerta dal Ministero della Sanità). Beh. Dai che gliel'abbiamo data una bella rianimata, al posto. E Poe se ne va con le gambe sue.


Gio 1 Mag 2014 - LA TOSSE GRASSA @ Barracuda (Porto Potenza Picena MC)

Alla domanda "e il primo maggio che famo?" ha risposto il Barracuda di Porto Potenza Picena MC, che quest'anno l'ha pigliato Cecchetti (quello del Terminal di Macerata, noto in certi ambienti come Geppetto) ed ha pensato bene di chiamare il Sommo per uno spettacolo da tenersi appunto giovedì 1 maggio. Come prima cosa c'è da dire che sarebbe il primo show all'aperto che facciamo in questa stagione, quindi c'è un problema in più che finora abbiamo ignorato: se piove? Chiaramente il tempo atmosferico si è comportato come ha fatto fino ad oggi (25 agosto) e mediamente nel dubbio scroscia. Ma quel giorno ci ha graziato, già la mattina stessa il boss ha rassicurato tutta la sua potenziale clientela postando su Facebook foto di lui che sciala al mare, quindi uno ci crede. Altro interrogativo poi è... Ma a che ora sonamo?? Infatti non era mica chiaro se lo show sarebbe stato all'aperitivo, a cena, dopocena, tra il caffè e l'ammazzacaffè... Nel dubbio ci rechiamo sul posto nel pomeriggio per assicurarci almeno quei succulenti panì co la porchetta, che magnarli sulla spiaggia dà sempre gusto. Per il Radical Macabre Tanzkommando avevano già dato l'adesione il Vescovo Teodoro e Tarkanov, ma poi quest'ultimo s'è paccato la testa quindi l'abbiamo lasciato in panchina. Però non l'ha presa come una metafora, è venuto e s'è posizionato in panchina. Come secondo tanzkommander abbiamo quindi avuto una new entry, il giovane Anschluss!! Il primo non italiano ad entrare nella guardia da corpo del Culto della Tosse Grassa. Se era emozionato non lo so perché quando ci siamo incontrati si era già scolato svariate birre.

 
Comunque io, Teodoro, Anschluss e Tarkanov riusciamo miracolosamente a trovare parcheggio e ci avviciniamo al posto, da cui proviene sliccatissima musica house ad alto volume (sono circa le 18). Per raggiungere il Barracuda bisogna passare attraverso un minuscolo tunnel, ci fermiamo a dare precedenza a chi stava uscendo e vediamo uscire esemplari di homo sapiens ambosessi decisamente sliccati e decisamente house quanto la musica... Interrogativo nuovo di zecca: ma che cazzo è?? Oltre il tunnel scopriamo che l'impianto a fianco del Barracuda, storicamente dedito al massimo a degli aperitivi giaaaassss ora ha cambiato veste ed è diventato colorato, supertonico, baffetto, risvoltino, occhiale da party e spritz! Orcamadonna!! Le circostanze ci obbligano a posizionarci vicino ai cessi pubblici ed estrarre la damigiana da 5 litri di rosso piceno. Cominciamo a bere cercando di eludere il nostro destino quando Cecchetti ci nota e ci richiama all'ordine. Scopriamo che suoniamo all'aperitivo, più o meno, sicuramente non prima di ingoiare uno o due panì co la porchetta. Poi ci andiamo a cambiare in un'area desertica, popolata solo da una vegetazione spinosa piacevolissima sulle chiappe scoperte. Andiamo sul palco già bestemmiando. Il pubblico è misto, nel senso che ci sono sia personaggi consapevoli del proprio brutismo, maceratesi al mare e altra gente balorda (cioè gli habitué del Barracuda e di Cecchetti, quelli che la ggente chic dichiara "zecche") e gli inconsapevoli del proprio brutismo, ossia quelli dell'altro balneare che venivano a vedere che cazzo stesse succedendo. Non si sa bene per quale motivo ma il Vescovo Teodoro ne prende di mira un pccolo gruppetto e comincia ad aggredirli cercando di intimidirli con l'arma bianca che ghermiva come accessorio, spacco butilia amazzo familia. Per il resto tutto bene, Anschluss fa un'ottima prestazione, tant'è che da qui inizierà una fruttuosa carriera da drag queen e manco c'ha piovuto. Terminiamo lo show che ancora è prestissimo, ci facciamo un altro panì co la porchetta e come dessert arriva Manuel che ci chiede a che ora cominciamo. Sorry, man.


(a presto presto con la parte 5, season finale)

domenica 24 agosto 2014

Tentacoli

Caspita, avevo proprio perso l'abitudine, quasi mi dimenticavo che era domenica
ed è giunta l'ora di santificare le feste regalandovi piani pianino i brani di "TG4"
con tanto di soluzioni!

Naturalmente cominciamo dal primo brano, che si intitola "Tentacoli". Enjoy!



il pezzo:





 
il testo:


quando cthulhu cambia partito
non si cambia solo il rito
si fa nuovo pure l'abito blé

poi si rinnova anche l'ufficio
ma ci vuole un sacrificio
ti telefono che vieni anche te

certo con lui era più bella
ordinavi una mammella
da quattr'etti ma ne pagavi tre

ora i bei tempi li rimpiangi
non sai più che cosa mangi
e se fai tardi non ne resta granché

le messe nere
col ragioniere

l'europa chiama e i grandi antichi
che sò sempre li più fichi
voglion pezzi di puttana
meglio se della toscana

un obolo anatomico
per il doom economico
voi qua a pensare al comico
noi al nuovo necronomicon

  candele nere
  abito scuro
  carabiniere
  tiecci al sicuro
  arde il bracere
  un nuovo slogan
  cerimoniere
  porta le hogan

tentacoli tentacoli
il presidente nell'agenda c'ha i pentacoli
tentacoli tentacoli
il segretario ti tiene per i testicoli

si stava meglio quando c'era patch adams
maremma buhaiola le risate
è tutto intorno a te
è tutto intorno a te

tentacoli tentacoli
il presidente nell'agenda c'ha i pentacoli
tentacoli tentacoli
il segretario ti tiene per i testicoli
tentacoli tentacoli
nyarlathotep se ne fotte degli ostacoli
tentacoli tentacoli
il demone sultano non farà miracoli



gli ingredienti:


Johnny Cash - "Ring Of Fire" (1963)
http://www.youtube.com/watch?v=It7107ELQvY

The Human League - "Don't You Want Me" (1981)
http://www.youtube.com/watch?v=uPudE8nDog0

Michael Jackson - "Thriller" (1982)
http://www.youtube.com/watch?v=sOnqjkJTMaA

Ice MC - "It's A Rainy Day" (1994)
http://www.youtube.com/watch?v=R8dpA83LvmM

mercoledì 20 agosto 2014

Che cazzo ho fatto? (parte 3)

Tornato dal Capo Danno Tour 2013 - 2014 ero subito pronto per nuove avventure, mmò vediamo di capire di che razza di avventure si trattasse.
(per chi si fosse collegato solo ora sto cercando di ricordarmi cos'è successo negli ultimi mesi)


Ven 7 Feb 2014 - LA TOSSE GRASSA @ Green Door (Recanati MC)

Ok, sarò stato pure subito pronto per nuove avventure però alla fine ho aspettato un mesetto ma poi ho avuto il piacere di riesibirmi in patria, al Green Door di Recanati MC, quel borgo sempre più selvaggio che ospita il mio quarter generale. La data prescelta è venerdì 7 febbraio, e per farla più grossa ci organizziamo intorno un sobrio evento intitolato La Seconda Grande Festa Della Sborra. Il che implica che ce ne sia stata un'altra in passato, vero?. Tutto vero infatti, ne potete leggere qui. Anche questa volta l'evento è stato realizzato in collaborazione con "Masoschiavo", che pertanto non poteva esimersi dal servizio nel Radical Macabre Tanzkommando e dalla Tossina Linus. L'altro tanzkommander sarà Filu Spinatu, che in fase di piledriver "Masoschiavo" definirà oltremodo leggero.


Non essendoci una cosiddetta 'notte bianca' intorno nonché una furente pioggia là fuori, non ci attendevamo lo stesso bagno di folla della scorsa edizione, tuttavia anche quest'anno era pieno tutt'intorno a noi al punto da renderci oltremodo difficile la fuga. Altre cose che c'erano anche quest'anno: cocktail e long drink a tema, decorazioni, spillette e l'incredibile macchina della sborra (vedere foto)... Cose che l'anno scorso invece non c'erano: la birra Borra, le magliette con le sborrate, le risse fuori dal locale, le sbronze moleste, l'ospite Manuel che si dà una regolata e canta un unico pezzo inserendosi nel dj set seguente al concerto (a cura naturalmente di dj Smegma e dj Gamera A Gas, cioè le identità segrete mie e di "Masoschiavo") e le foto compromettenti che conservo gelosamente nel cassetto dei ricatti. Non fate domande. Bis? Naturalmente "Sperma D'Artista" e "Robuste Dosi Di Cazzo".


Ven 28 Feb 2014 - LA TOSSE GRASSA @ Osteria Corona (Sambucheto di Montecassiano MC)

"Masoschiavo" ha una Tossina tutta sua che si chiama Anal Isa e che è anche una musicista a cui capitò di esibirsi presso questa Osteria Corona, fatto che ha permesso al nostro agente secreto di infilare un piede di porco nella porta così da consentire a La Tosse Grassa di esibirsi un bel giorno in codesto locale, complice anche un folto numero di giovani Adepti al Culto Della Tosse Grassa che frequentano il locale, traumaticamente battezzati in tenera età in occasioni passate. Il Corona si trova a Sambucheto di Montecassiano MC, località che fino ad ora per me era soltanto un incrocio in una terra di nessuno, anche se avevo sente dire belle cose sulla loro cucina da agenti in avanscoperta del calibro di Tosi. La data stabilita è venerdì 28 febbraio, nella settimana di festeggiamenti del my own personal Santo Natale nonché in quella del Carnevale, per cui quando arriviamo puntuali per l'aperitivo io e "Masoschiavo" non ci allarmiamo nel vedere due geishe con scarpe da ginnastica e barba in ricrescita che si fanno uno spritz.


La pizza che sta sul bancone è buonissima, e poi arriva Morrissey da Ibiza, secondo tanzkommander della serata. A cena vicino al nostro tavolo c'è una cena di giovani thrash metaller, che in quanto ascoltatori seri (saranno qui per noi?) ovviamente appena finito di mangiare si tolgono dalle balle (e probabilmente andranno a ballare la house a Montecanepino). Il nostro show viene collocato in un palchetto da cantante country, in mezzo alla gente che magna. Ma naturalmente in un istante il tutto si trasforma in un delirio e vedo giovanotti sbronzi ballare, caraffe di birra volare, e il Radical Macabre Tanzkommando fare schifo. Ci scappano anche due bis: "Padre Mostro" e l'immancabile "Robuste Dosi Di Cazzo". Immancabile quasi quanto Manuel, che naturalmente ci raggiunge e ci offre uno show interminabile ad accompagnare il delirio dei presenti. Nella sala due scatta anche il dibattito "Manuel: giusto o sbagliato?". Io per non rischiare mi faccio una foto con la buttafuori del locale (vedi sopra).


Sab 1 Mar 2014 - LA TOSSE GRASSA @ Blah Blah (Torino)

Dato che sò stronzo, quando vedo che c'è un concorso per cantautori che si ispirano a Fred Buscaglione naturalmente mi ci iscrivo. Soprattutto perché è gratis. Ed è pure la seconda volta! Carichi i tuoi dati, mandi in concorso un brano (nel mio caso "Hanno Le Manine") e il resto vien da sé. Il concorso si chiama "Sotto Il Cielo Di Fred", e lo spammo un po' tra i miei contatti, perché naturalmente c'è anche il voto del pubblico online, cosa che consentirà a chi ha più amici hacker di conquistare meritatamente tutte le posizioni migliori. Ma tranquilli, c'è anche il voto della giuria, che quindi potrà democraticamente fottersene del voto degli hacker e fare il cazzo che gli pare facendo vincere il raccomandato di turno. Quest'anno però la giuria deve aver bevuto (o forse semplicemente il Culto è vasto e infinito...) dato che vinco un premio speciale che consiste nella penitenza di dover andare a Torino a suonare davanti a un pubblico ostile. L'unico locale che decide di immolarsi e pelarsi questa patata è il Blah Blah (una lode per l'intrepidezza), che ci colloca in apertura del concerto dei Chambers, band post-hardcore toscana, di quelle che hanno le barbe, i triangoli e tengono il microfono cuscì (vedi foto). Quindi in ogni caso gli estimatori di Fred se la pigliano 'ntel culo.


Partiamo io, Tosi e Il Vescovo Teodoro, accompagnati dal Reverendo Red Ronny, sia per mio sollazzo personale, sia perché in sé ha del sangue torinese che magari ci avrebbe protetti da... Niente, appena arrivati si sbrega il giubbetto ed è subito porcamadonna. Dopo aver sbracciato due ore veniamo notati dallo staff, che ci accudisce con un meticoloso soundcheck che davvero non sento di meritarmi. La lotta per la sopravvivenza ci porta a sfamarci con un aperitivo ornamentale come non ci fosse un domani, cosa che facciamo subito. Non sarà sufficiente, allora prima dello show andiamo un po' in giro in cerca di qualcosa di meglio ma ovunque troviamo solo aperitivi ornamentali (e costosi). Evidentemente quassù il Porcoddìo del Degrado non è di casa. Cominciamo lo spettacolo e ci ignorano. In fondo alla sala una ventina di persone impietrite che ci guardano come tanti Michael Myers in attesa dei loro beniamini Chambers. Il loro cantante è seduto di lato in mezzo alla sala che ci ignora vistosamente controllando il Meteo sull'iPhone, mentre la loro base ritmica è a fianco del palco che si sta divertendo e ci acclama (immagino verranno pesantemente redarguiti per questo). L'unico altro individuo ad apprezzare è il dj, che in quanto fonte di divertimento verrà probabilmente stigmatizzato dal pubblico. Dopo lo show sto un attimo alla bancarella e mi rendo conto che a) io ce l'ho tanto coi triangoli e questi vendono una maglietta con un triangolo fatto di tanti triangoli; b) in sala c'è un ladro che si sta fottendo borse e giubbetti, come una volpe in un pollaio. Ditemi dove esce lui, che poi ci andiamo a bere.


Ven 14 Mar 2014 - LA TOSSE GRASSA @ Underworld (San Severino Marche MC)

Il famigerato DeeJay Gi@nluk è un dj del profondo maceratese che si è costruito una carriera sullo sfinimento degli avversari. In qualche modo deve aver sfinito anche i gestori dell'Underworld di San Severino Marche MC, dato che per un certo periodo ne è stato il direttore artistico. In quel periodo lì fissa una data a La Tosse Grassa, per venerdì 14 marzo. Solo che nel frattempo qualcosa cambia e cambia anche il direttore artistico, che ora è un'altra persona che però, confidando sul fatto che il Sommo possa riuscire nella mission impossible di riempire questo pub altrimenti storicamente vuoto, decide di conservare questa data, con annesso dj set del suddetto Gi@nluk. L'Underworld è un pub enorme situato negli inferi della cittadina di San Severino e consta di tre grandi sale e un bar. In una di queste sale c'è il palco, un palco discreto, con delle buone casse, un piano verticale e uno splendido backstage a fianco. Potrebbe funzionare. Se non fosse per il fatto che il pubblico locale se ne frega dei live (preferisce farsi aperitivi raccontando a sé stessi che siano pre-disco ma poi andando direttamente a casa a dormì) e quei pochi a cui frega stanno in un altro posto che guardacaso fa live proprio il venerdì, ma da anni. Dopo il soundcheck e un Negroni ci piazziamo in un'altra sala per divorarci quel piatto di pasta che sarà la nostra cena. Siamo io, il Reverendo Red Ronny e come Radical Macabre Tanzkommando Morrissey da Ibiza e un grande ritorno: il redivivo Ticà, che stavolta essendo uno del posto non poteva farsi indietro. Considerato anche il fatto che il suddetto è coinvolto in un sordido sex scandal (che tra l'altro di striscio coinvolge anche l'attuale direttore artistico, che saggiamente stasera non si farà vedere) e pertanto necessita di una terapia shock a base di sesso, alcole e rock'n'roll. Alle droghe penserà il suo farmacista.

Nell'attesa che si riempia il locale, carichi di speme andiamo a far girare l'economia prendendoci dolce, caffè e ammazzacaffè in un altro posto che un tempo fu culla della techno e ora è un inutile ristorante qualsiasi. Lì ci raggiungono il Reverendo Lele Ggì e altri elementi della Parrocchia di Passatempo che, ohibò, insieme ad altri due malcapitati, rimarranno l'unico pubblico. Ogni tanto qualcuno si presentava ma perlopiù ci osservavano con sguardo interrogativo e dopo pochi secondi (pochi pochi, per salvaguardare il cervelletto tenue) correvano ai ripari al bar. E noi giochiamo. La performance sarà delirante quanto scadente, tra la sbronza, me che mi metto a suonare il piano col corno e Ticà che pretende la sua terapia: alla fine l'alcole lo passa il bar, il rock'n'roll lo passo io, e il sesso al massimo sarà un po' di incularella sul palco col suo compare Morrissey. Che poi cercherà di procurarsi insistemente sesso dalla barista, che finirà per picchiarlo. Forse per la frustrazione o per il dj set di Gi@nluk poi Morrissey disruggerà un tavolino Ikea, una porta a soffietto e innumerevoli bicchieri prima di raggiungere il nirvana alcolico (coma etilico). Si sveglierà il mattino dopo presso un misterioso benzinaro, dopodiché prenderà la via di casa chiacchierando tutto il tempo con uno che però in macchina non c'era.


Mar 18 Mar 2014 - LA TOSSE GRASSA @ Volume (Firenze)

Un bel giorno mi contatta Christian Parigi e mi dice che devo andare un martedì a Firenze per partecipare a "Le Canzoni di Barbara", splentita rassegna che il suddetto organizza al Volume, simpatico localino in Piazza Santo Spirito. Oh, naturalmente, non me lo faccio ripetere due volte e parto subito. Dopo aver scelto martedì 18 marzo piglio il treno e parto. Poi mi accorgo che mi sono scordato il Radical Macabre Tanzkommando. Non c'è problema, dice Christian, uno sarò io, col mio alter ego Valentina Sì e uno lo troviamo sul posto. Faccio finta che ci credo e arrivo alla stazione di S. Maria Patata Novella, fendo il viavai di turisti coi miei attrezzi sulle spalle e arrivo al Volume con qualche ora di anticipo. Allora deposito il materiale e mi dedico un poco al turismo io stesso, sotto l'occhio vigile di sbirri vari accompagnati da cani tossicomani, quand'ecco che dopo due passi mi appare subito Neri, il cartomante che nel tempo libero fa il boss al Volume. Un breve saluto "a dopo" già causa una immane congestione del traffico, per cui ci liquidiamo rapidamente. Guardo tutte le cose belle di Firenze (crasi di Figo Rensi), compresi i giapponesi che fanno le foto e le americane sudate che scelgono di fare jogging proprio in mezzo a tutte le folle di turisti da ogni dove, ignare che tra loro si aggira non solo Hannibal Lecter ma persino La Tosse Grassa.


Torno in zona Volume e mi infilo le scarpine in mezzo ai frikkettoni che fumano e cantan storie quando ecco arrivare Christian Parigi, la sua fida portatrice sana di poppe Vanessa Vermouth (per gli amici La Morte) nonché lo storpio assoldato come tanzkommander per la serata: Gemello Peluche, già noto alle forze dell'ordine quale amichetto peloso di Piero Pelù (l'autore dell'immortale "Toro Loco") che nella mia precedente calata realizzò col sottoscritto una video-intervista poi immediatamente distrutta. Però l'intervista me l'aveva fatta Gemello Peluche, non Piero Pelù, che tra le altre cose è un mio ammiratore segreto e mi ha chiesto di fargli lasciare una maglietta per indossarla a "The Voice", solo che poi quando ha visto una suora gridargli in faccia "Odio il Kebab" gli è passato di mente. Dopo delle crepes e svariato alcole pian pianino si fa l'ora dello spettacolo, che svolgiamo diligentemente sotto l'occhio attento di un pubblico pronto al peggio. A Gemello Peluche ogni tanto piglia l'ansia da prestazione e va dietro le quinte (il cesso) a riprender fiato mentre Valentina Sì, già alla seconda apparizione, ostenta sicumera e balla con passo sapiente. Non so come ma ci scappano pure diversi bis: "Psicofarmaco", "Pezzi Di Fiche" e "Robuste Dosi Di Cazzo", dopodiché vado a dormire in uno studio di registrazione in campagna nella tenuta di Christian Parigi, che indossa elegantamente la proprio sbornia colossale. Poi però il giorno dopo a pranzo muore. Giusto il tempo di scattarmi una foto mentre appoggio il pacco su una notizia che mi riguarda (vedi foto sopra) poi riprendo il trenino e me ne torno a casa.


(a presto presto con la parte 4, promesso)