RECENSIONE: LA TOSSE GRASSA-La witch house te la n’zacchi tutta n’fica!
Arriva come un fulmine a ciel sereno questa espressione di suprema ilarità del dj recanatese Vanni Fabbri (per chi non lo sapesse la Witch House è un genere di elettronica). Nel Gennaio 2011 fa nascere La Tosse Grassa. Tre lavori usciti tutti il 13 Agosto, ma rispettivamente nel 2011, 2012 e 2013, intitolati TG1, TG2 e TG3. Fabbri prende le mosse da un modo di cantare di gola, sopra basi che nell’ orizzonte generale dell’elettronica inseriscono anche campioni di strumenti come la tromba e gli archi. Potrebbe somigliare al lavoro della one man band Io Sono Un Cane, se non avesse uno stile così movimentato e strabordante di bestemmie e turpiloqui; il tutto per veicolare il suo messaggio di provocazione verso molti stereotipi: il concentrarsi maschile solo su certe parti del corpo femminile ( Pezzi Di Fighe ), il perbenismo e il cattolicesimo ostentato a tutti i costi ( in Padre Mostro, divertente gioco di parole ), l’ esibizionismo inconcludente ostentato dalla gran parte dei musicisti italiani ( Sei Qui Solo Per Le Telecamere e Sperma D’ Artista, questa ultima rivolta alle groupie ). Dimostra grande espressività, sfiora la teatralità e non assume mai un tono moralista. Scende nei dettagli macabri (o come dice lui in Bikini Cimitero, macrabi), con gusto sadico e perverso. Frequenti sono anche le copie di sana pianta da canzoni famose, come Mission Impossible e la canzone del Gioca Jouer, che compaiono rispettivamente in Lo Vuoi Nel Culo, Sono Io La Fame Nel mondo e Sono Io La Falsa Modestia.
80/100
LA CADUTA
http://lacaduta.tumblr.com/
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