venerdì 25 luglio 2014

Che cazzo ho fatto? (parte 1)

Ehi, che cazzo hai fatto negli ultimi sei mesi?? Famo sette!!
Com'è che non c'hai più postato report sulle attività de LA TOSSE GRASSA in giro per il mondo? Non è che sei andato in pensione?
No, al contrario, ho fatto lo scolaro lavativo delle medie. Ammucchio i compiti finché son talmente tanti che non mi va più di farli, poi trovo altre cose da fare che mi portano via un fracazzo di tempo e la pila dei compitini cresce, cresce, cresce... Poi arriva il momento di fare il disco nuovo e... Cazzo, e adesso? Beh, cazzo, adesso faccio il disco. Però ci sono dei momenti di ricreazione! E sfrutto quei momenti di ricreazione per rimettermi a paro.
Beh, certo, non riuscirò a farvi tutti quei report come ho fatto finora, o meglio, fino a sei (sette!) mesi fa, per cui vi racconto per ordine quel che mi ricordo in un mega-report cumulativo. Che però non leggerete mai. Mmm... Vabbè, ve lo faccio a puntate. Non so bene in che modo, ma intanto comincio, poi vedremo.


Ven 29 Nov 2013 - LA TOSSE GRASSA @ Spazio 1731 (Fermo)

Non che le altre date siano meno strane, ma questa è stata una data strana. In particolare per via della location. Questo Spazio 1731 infatti è sito nelle segrete della Libreria Ferlinghetti, che si trova nel centro storico di Fermo. Libreria che avevo già visitato in passato portandomi via un paio di libretti da galera e mai avrei immaginato che un giorno c'avrei suonato. Vabbè, dopo le rosticcerie perché non anche le librerie? Arriviamo lì sul luogo col Vescovo Teodoro e Tarkanov, due tanzkommander della diocesi di Fermo, che quindi giocavano praticamente in casa. Arriviamo già beventi vino, saluto il tipo che sta davanti alla libreria, che tosto ci conduce nelle segrete. Lì sotto c'è praticamente una seconda libreria, con però solo testi sovversivi. Però ci sono anche un piccolo bar con un paio di tavolini, una cabina cesso e un paio di casse. Con queste ultime facciamo il solito rapido soundcheck e poi magnamo. Ci portano delle pizze e una tipa scoppiatissima ci invita a prendere liberamente una bottiglia di vino dagli scaffali. Verrà in seguito inculata a sangue per questo: la minacceranno addirittura di non poter presenziare al concerto! Una pena davvero terribile che però non sconterà, per divina intercessione del Porcoddìo del Degrado. Finito il fiero pasto i miei due fidi tanzkommander si incastrano lì a giocare a carte. Io invece preferisco andarmene un po' a passeggio, incrocio un paio di individui estremamente loschi e poi incontro il noto bestemmiatore Ema.Core. Stavo per andarmi a prendere un gelato con lui quand'ecco che il Presidente mi invita alla sua tavola (mi rincorre da un ristorante lì vicino) e parte un vortice di Varnelli.


Quando torniamo sul posto è discretamente affollato e tutti i loschi figuri che avevo incrociato sono lì. Facciamo il nostro show, e ricordo solo che ogni tanto prendeva la parola un barbone locale per concederci qualche perla di saggezza in lingue sconosciute e che come bis abbiam fatto "Barbara Bobulova" e "Robuste Dosi Di Cazzo". No, non è vero, non me lo ricordo, è che me l'ero segnato. Poi la situazione degenera in un'atmosfera alcolica collettiva che mi ricorda "Underground" di Kusturica. Naturalmente nelle scene di baldoria underground. In qualche modo riesco a tornare a casa però, quindi tutto bene.


Sab 30 Nov 2013 - LA TOSSE GRASSA @ Groove Bar (Potenza Picena MC)
 
Il giorno seguente stavamo a Potenza Picena MC, a una valle di distanza dal mio paesello, al Groove Bar, posto gestito dal tipo che aveva il locale omonimo nello stesso paesello in cui facemmo una delle nostre primissime esibizioni. Ora il posto non ce l'ha più ma ha questo bar nei giardinetti, che invado puntuale accompagnato da Tosi. Breezer, l'altro tanzkommander della serata, ci raggiungerà per cena, dice. E invece quando arriva ci trova già a sgranocchiare il nostro riso freddo con visi mesti. Anzi, mi sa che abbiamo sgranocchiato anche il suo. Nell'aspettare il momento dello spettacolo ce ne andiamo un po' a zonzo per far girare l'economia, cioè ci facciamo il giro dei bar del borgo. Rimaniamo in particolare colpiti da un posto in cui c'è una barista dell'est relativamente spigliata che però viene manovrata a comando da due ambigui personaggi del sud Italia. Scene quasi horror.


Torniamo al locale che il pubblico stenta a palesarsi, tutti in ritardo. Per cui ci facciamo un altro paio di drink e poi i Cultisti cominciano ad arrivare. Ci sono il Reverendo Red Ronny, il Reverendo Tequila e un pugno di locals che probabilmente non avevano la più pallida idea di cosa stava per accadere. Quando andiamo a cambiarci nella cella frigorifera sono abbastanza sbronzo da dimenticarmi il copricapo!... Rientro, lo indosso e torno in scena. Il pubblico ignaro rimane sufficientemente impietrito dal seguire lo spettacolo quasi nella sua integrità. Poi Tosi e Breezer cominciano a buttargli addosso svariati drink nonché i loro stessi corpi per cui pian pianino si dileguano. Tra questi si dilegua pure il temibile Manuel, accorso per infiltrarsi e magari cantare qualche brano nell'aftershow, ma che vistosi isolato sparisce. Ciononostante ci vengono chiesti dei bis e noi bravi bravissimi accontentiamo il nostro pubblico facendone ben tre: "Sperma D'artista", "Robuste Dosi Di Cazzo" e addirittura "Bikini Cimitero", ma mica ricordo come sia stato possibile. Terminato lo spettacolo gli ultimi rimasti si dileguano in un nanosecondo, se ne va persino Tosi nonostante fosse ubriaco come la merda. Dopo un paio di minuti passati rimanendo lì a guardarci nelle palle degli occhi svaniamo dalla circolazione anche noi. Puff!


Sab 7 Dic 2013 - LA TOSSE GRASSA @ Sottoscala 9 (Latina)

La settimana dopo partiamo per un minuscolo tour di due date, la prima è al mitico Sottoscala 9 di Latina, dove dimora il nostro Vescovo Laude, della diocesi di Latina appunto. Posso fieramente dire che di questo concerto non mi ricordo proprio un cazzo. Forse se mi concentro forte forte qualcosa riaffiora, però è dura. Cercherò di farcela. Ricordo, ricordo... Che alle nostre spalle c'era un posterino di Emis Killa... Che con me erano venuti Tosi e "Masoschiavo"... Ah, ecco! Che essendo la vigilia dell'Immacolata Concezione qualcuno ha pensato bene di darmi in pasto una bambola gonfiabile che casualmente abbiam scelto di chiamare Maria, sconsigliandomi però di giocare troppo coi suoi pertugi essendo la povera tutt'altro che verginella. Le infilerò il corno di toro in culo, durante lo show. E poi ricordo che lo spettacolo non finiva più, perché c'era Franco Bisio, noto cantautore locale nonché sosia ufficiale del più noto Claudio, con la tendenza a venir immortalato in istato d'incoscienza di fianco a secchi contenenti vomito umano.


https://i.ytimg.com/vi/6catkEqOxnY/mqdefault.jpg

E questo Franco ogni volta che tentavamo di salutare ci ricacciava indietro sul palco al grido di "E daje, stamo a giocà, fatene altre 18!". E quindi tanto per dire "Sono Io La Fame Nel Mondo" viene eseguita come bis per ben due volte. Ricordo che c'era la troupe di Oorlandoo, un sito web che si occupa di arte e cultura e che pertanto giustamente decide nell'aftershow di far intervistare il Sommo proprio dal nostro Vescovo Laude, il quale (pertanto giustamente) la butta sul 'filosofico'. Conseguenza sarà il risveglio dal coma etilico di "Masoschiavo" all'udire il termine "post-post-moderno" (le prove di tutto ciò nel video qui sopra). La mattina dopo quando ce ne andiamo via ci dimentichiamo di quella zoccola di Maria. Speriamo se la passi bene come Ylenia.


Dom 8 Dic 2013 - LA TOSSE GRASSA @ Leningrad Café (Pisa)
 
E dopo aver abbandonato Maria io, Tosi e "Masoschiavo" partiamo alla volta di Pisa, dove in serata ci aspettano al Leningrad Café. Prima però ci fermiamo a pranzo in un paesello misterioso che "Masoschiavo" ricorda di aver visitato in gioventù, aggiungendo che era "pieno di fica", almeno in quella certa via. Ci passiamo. C'è una scuola elementare. Investiamo tutto il cachet del giorno prima in capriolo e ripartiamo. Appena giunti in zona andiamo dalla Pink Lady (la Signora Rosa), che è la mistress del b&b in cui alloggiamo e poi andiamo al locale. Essendo in anticipo ci facciamo un cannone sul lungarno senza renderci conto di essere a un passo dalla civiltà: bancarelle e miliardi di passanti. In preda ai fumi dei fumi mi compro una cuffia a forma di cinghiale.


Ci incontriamo con Enrico, il bruto che si occupa del posto e facciamo un rapido check. Posto piccolo ma carino, come fosse un teatrino, con tanto di (diamine!) posti a sedere. Il che ci renderà impossibile il far sculettare la gente ma almeno la scarsa affluenza (è Pisa, è domenica, siamo noi) ingombrerà come si deve lo spazio. Tosi commenta il tutto tentando di dar fuoco al locale. In finale obblighiamo la boss Marina a bere finché non si butti fuori essa stessa insieme a noi per poi andare a farci foto ridicole da ubriachi in Piazza dei Miracoli, che nottetempo ci è giustamente preclusa. Fortuna che il mio cellulare fa schifo, come d'altronde la mira di Marina (vedi foto sopra). Obblighiamo anche Ufo (il bassista speculare degli Zen Circus), Cultista a sorpresa ad ospitarci il giorno dopo a pranzo. Bella magnata, rimarremo a bivaccare a casa sua fino alle 5 del pomeriggio passate, senza aver impressionato nemmeno i cavalli.


Mer 25 Dic 2013 - LA TOSSE GRASSA @ Il Corto Maltese (Fabriano AN)
 
Il Natale quando arriva arriva. E con esso anche la chiamata del (recidivo) Circolo Arci - Il Corto Maltese di Fabriano AN, che di nuovo richiama i servigi de La Tosse Grassa per quella data! Di nuovo dato che è un dì di festa scegliamo di portare un Radical Macabre Tanzkommando in versione espansa, a quattro elementi! Approfittiamo della presenza di (The True) Masoschiavo, che al di fuori dei dì di festa è in esilio volontario in Francia e saggiamente stavolta si porta pure la sua Tossina personale Emilie, ragazza francese che il nostro ha conosciuto a una sessione di tortura (non fate domande). Assieme a lui la collaudata coppia Tosi e Jacopone da Tosi ed il debuttante nonché ributtante Bucio de Gulag, che l'anno scorso era tra il pubblico e stavolta a ballare in kilt in mezzo a noi. Arrivati sul posto si ripete la farsa dell'anno precedente: ordiniamo la pizza - che pizze volete? - ok! - no, è tutto chiuso - kebab? - kebab. Che Natale è senza kebab, d'altronde.


Quest'anno grazie a dio (prego!) non c'è dato modo di utilizzare la botola, che è stata coperta da un tavolone posizionato a mò di altare. Quella di stasera infatti sarà una di quelle leggendarie Messe al Porcoddìo del Degrado lì, e di ubriachi che si divertono ce ne sono parecchi, anche di una certa età, nonostante i quattro tanzkommander occupino in pratica tutto lo spazio occupabile. Certo, c'è sempre chi decide de andà a svoltà a Perugia, ma cosa ci vuoi fare... Finale con turbinio di birre, vino e cannoni finché non ci tocca sbattere la testa sulla serranda e Bucio de Gulag è disperato perché non trova più il kilt (l'aveva già depositato in macchina 2 ore prima). Com'è andata a finire e come siamo tornati a casa? Sinceramente non me lo ricordo! Il giorno dopo però mi accorgerò che questo è stato il nosto concerto n. 100!!


(a presto presto con la parte 2, promesso)

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