giovedì 15 marzo 2012

Fano: i Postumi.

Non è la prima volta che La Tosse Grassa ha i postumi di Fano. Né è la prima volta che il Docks 27 ha i postumi de La Tosse Grassa. E allora ci fate apposta. E allora ve le cercate. Così è stato, venne fissata questa data per venerdì 9 marzo, insieme (cioè contro) a I Camillas.
E allora ci prepariamo al dissing più atteso della East Coast. Lunghi allenamenti a picchiare carcasse di suini dopo aver scolato bottiglie di Vov, zabaione confortante. La cosa più difficile è stata trovare qualcuno che guidasse la nostra auto per riportarci a casa sani e salvi. Anche se non eravamo né sani né salvi a casa ci tornammo, poi. Altra difficoltà fu aggirare i problemi psicologici di Tosi (un corso di psicologia alla Permanent Destruction University che gli andava a finire un po' tardino), ma ce la siamo cavata egregiamente, occupando la macchina coi corpi del Sommo, il suddetto Tosi e "Masoschiavo" (attualmente in missione a Pechino) in qualità di Radical Macabre Tanzkommando e due tossine: una groupie e un'autista. Il primo obiettivo è raggiunto: arriviamo al Docks in tempo per la cena.


Una volta a tavola accade l'irreparabile: arrivano I Camillas, che subito si pongono minacciosi, coi loro giubbotti di pelle da 'Gente a Nord del Metauro'. Uno scambio di gelidi sguardi astigmatici e il verdetto della battaglia del secolo è già emesso: LA TOSSE GRASSA sarà headliner della serata. Trionfanti, dopo esserci fatti una moretta a testa decidiamo di partire per la Marcia su Fano. A destinazione non paghi ci attenderà un'altra moretta, dopodiché il nostro passo sarà rallentato dall'incontro con alcuni Negroni ma naturalmente non saranno loro a fermarci, quindi tornando al locale ci stappiamo una bottiglia di vino. Tornati al Docks 27 troviamo I Camillas già in azione, credevano di coglierci distratti, come quella volta a Pearl Harbor con Fiorella Mannoia ma niente da fare. Cominciamo a spogliarci e capiscono che la battaglia è già persa. Quando è il nostro momento entriamo in scena con "Burzum Due", ed è subito sera (ci avevano detto che la situazione poteva essere particolarmente sensibile ai bestemmioni, così ce lo giochiamo subito). Una dopo l'altra snoccioliamo tutte le nostre hit mentre il Radical Macabre Tanzkommando compone degli empi teatrini che manco i Virgin Prunes.


Metodicamente ci prendiamo giuoco dei nostri avversari, che subdoli contrattaccano con un sabotaggio all'impianto audio, che ci prende a pernacchie nel bel mezzo dello spettacolo. Minuti di smarrimento trascorrono, l'ansia del Divino e l'ansia del pubblico si fa una, quando il nostro Vate salva la situazione declamando quella della coppia gay. La sapete? Con le buone o con le cattive (più con le seconde) il concerto riprende. Non mancheranno ulteriori attacchi da parte degli infami I Camillas! Verso il termine dello spettacolo sfoderano la loro arma finale: il terribile freakettone zoppo, che prende possesso del mixer provocando paurose oscillazioni audio. Ma niente da fare, nulla può intaccare la nostra manifesta superiorità. Il concerto si conclude in un tripudio di sborra.


Nessuno ha il coraggio di chiedere il bis. Ci travestiamo di nuovo da civili e affrontiamo il nostro pubblico: anche questa volta qualche nuovo proselite ce lo siamo fatto. Peccato non esserci fatti nulla di meglio. I Camillas se ne tornano dalle parti del Foglia con la coda tra le gambe. E noi prima di tornarcene nella nostra cara Mesopotamia andiamo a fare schifo nell'unico posto che dovevamo ancora visitare per completare il Rituale del Sacco Fanese: quello dei bomboloni. A vederci come stavamo si preoccupa non poco, ma siamo così signori che lo paghiamo anche, oltre ad avergli spaventato la clientela.
Al ritorno i bambini dormiranno come ubriaconi.






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