sabato 18 agosto 2012

Porto Potenza Picena: i Postumi.

LA TOSSE GRASSA al mare, round 2! La prima volta non è andata poi così bene, ma giusto per una questione di vile bilancio finale, altrimenti il divertimento c'è stato, nonostante i vistosi problemi di sopravvivenza che c'erano prima del tramonto. Come andrà stavolta? Ammettiamo di essere stati un poco terrorizzati da quello che ci sarebbe potuto capitare. Mi contatta un emissario segreto del Barracuda, ultimo stabilimento balneare a sud di Porto Potenza Picena, frazione marina di Potenza Picena (MC), che a sua volta vantava l'antico nome di Montesanto, per cui la località dove suoneremo verrà ribattezzata Montesanto Marittima. Comunque, che succede? Succede che il Barracuda vuole uno spettacolo del Sommo. E il Sommo l'accontenta, per cui fissiamo subito una data: venerdì 27 luglio, durante le celebrazioni di Sant'Anna, patrono (o patrona, come si dice?) del luogo, così che magari ci sarà una maggiore platea di innocenti passati lì per caso. Bene. Nominiamo il Radical Macabre Tanzkommando per la serata... Mmm... Non ci penso troppo a lungo essendo disponibili i veterani in cima alle classifiche Tosi e "Masoschiavo". Ok, siamo pronti. Un aperitivo nel nostro quartier generale e partiamo io, i due tanzkommander e la mia groupie di fiducia.


Per via della festa del patrono Porto Potenza Picena è popolatissima e trovare un parcheggio non è affatto cosa scontata. Ma siccome siamo dei gran culirotti con la tecnica dell'avvoltoio (che consiste semplicemente nel puntare chi sospettiamo si stia per levare dal cazzo) troviamo a culo un parcheggio proprio davanti al locale. O meglio, non proprio davanti al locale, ma almeno davanti all'angusto cunicolo che porta sul lungomare, e quindi al locale. Sì, perché il lungomare di Montesanto Marittima è diviso dalla civiltà da un muro che manco Berlino Est dei tempi d'oro. Pratica di apartheid che mi sembra civilissima, solo che per passare dall'altra parte ora ci tocca strisciare a capo chino in questo spaventoso tunnel, sperando che nessun altro si azzardi ad entrare proprio adesso dall'altra estremità. Pensa se eravamo una di quelle stolte band che ancora fanno uso di strumenti musicali e quindi devono portarsi strumenti, amplificatori e magari, perché no, anche una batteria! Probabilmente saremmo giunti via mare. Col cazzo che una platea di innocenti passerà di lì per caso. Comunque... Alla fine arriviamo sul posto. Ci aggoglie il Comitato Centrale del Barracuda, seduto a una tavola rotonda sulla qual resteranno per ore ed ore ed ore, fino al momento dei saluti. Montiamo un impianto mastodontico, un rapido soundcheck dopodiché ce ne andiamo a passeggio per la cittadina.


Morte e disperazione. Gelati, passeggini, afa, perspirazione, bancarelle inutili, infraditos, colletti alzati, marguttiane, tanta luce, musica di merda, tanti colori. Morte e disperazione. Ci rinchiudiamo dentro un kebabbaro dove ci mangiamo una di quelle cose lì, dopo una coda lunghissima (solo 2 persone, ma Ahmed era very veeeery slow) e litri di sudore versati. Per far girare l'economia poi ci tuffiamo in un bar centralissimo dove portiamo scompiglio già con la nostra presenza: barbe, nero, facce brutte, stivali... E poi ordiniamo cose insolite, tipo vino rosso!! Brrrr, vino rosso a luglio? Sì, cazzo vuoi? Stappa! Beviamo e già si è fatta quell'ora, dobbiamo rientrare al locale. L'atmosfera è ancora placida, il Comitato Centrale è sempre al suo posto ma in compenso sono cominciati ad arrivare dei cultisti, che nel frattempo giustamente bevevano, tra i quali la nostra fan londinese che è ancora qui, una gang di riot grrrls e la parrocchia di Passatempo che dopo 5 giorni torna già a messa! Dovremmo bere anche noi, siamo un po' in ritardo sulla tabella dell'alcool. Ma il problema, grosso problema, è che lo staff del Barracuda non ci offre bevute a ròta come prevede il galateo, ma un unico giro. Dopodiché segna. Come fare? Tosi lo sa: una pinta di vodka, grazie. E sorridi alla giornata!


Giunta l'ora x saliamo sul palco. Cominciamo con "Burzum Due" e all'improvviso la gente esce da ovunque! Da sotto la sabbia, da sotto i tavoli, dalle cabine, dall'acqua... Vengono fuori dalle fottute pareti!! Pienone tutto d'un botto! Lo show si svolge senza intoppi, Tosi è sbronzissimo (dopo la prima pinta di vodka credo se ne sia scolate altre due, a sue spese) e spesso scende dal palco per interagire col pubblico (lo vediamo nella prima foto ballare insieme al nostro devoto The Stuff, apprendista tanzkommander), qualcuno filma un bootleg de "L'Ospite D'Orore" (come potete vedere da quella cosa nel parcheggio numero due) e durante "Bikini Cimitero", che come al solito provoca l'ammutinamento di Tosi e "Masoschiavo", essendomi io preso gioco di un Oriente tanto caro a quest'ultimo, costui mi deposita sul palco diversi giuochi in plastica che prenderò a far vorticare sopra la mia testa o, meglio, tra la mia testa e il telo sopra (nella foto potete vedere me che ne osservo uno ponderando il da farsi). Come bis proponiamo "Burzum Due" e "Pezzi Di Fiche", e la folla è in visibilio. Autografi, cd, magliette, pompini col pubblico, tutte quelle robe lì che fanno le star e la serata è finita. Portiamo via il cadavere di Tosi trascinandolo attraverso il cunicolo per i capelli e ce ne torniamo sulle nostre amate colline. Che hanno gli occhi.






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