lunedì 16 aprile 2012

Montegranaro: i Postumi.

Era un po' che L'Altritalia Club di Montegranaro (FM) me la faceva annusare. "Lo facciamo un concerto con LA TOSSE GRASSA?" E poi sparivano. Dopo due mesi si proseguiva la trattativa. E così dal 1983. Finalmente riusciamo a fissare una data per sabato 14 aprile, data in split con gli Orfanado, duo trevigiano di folk psichedelico ipnotico e rilassante. L'unico nesso con il Divino è che suonavano nella stessa data. Anzi, no, a pensarci bene un nesso c'è. Lo scorso lunedì feci un'ospitata durante il concerto dei Lettera 22, pop/rock band marchigiana. Uno dei due Orfanado suona anche in una formazione di musica sperimentale che si chiama allo stesso modo: Lettera 22. Trovato il nesso. Un talebano punk commentò quest'omonimia dicendo che "i gruppi indie del cazzo non sono originali nemmeno nei nomi" puntando il dito contro i marchigiani. In realtà è proprio così, gli faccio notare, copiano tutti la Olivetti. Il giorno tanto atteso si avvicina, dopo essere stati citati da un portale d'informazione web locale per via della nostra locandina, che sarebbe stata plagiata da "Diaz", un film nelle sale proprio in questo week-end. Ma non ce la prendiamo, è tutta pubblicità.


Arrivo a Montegranaro, dove tutti i navigatori credono di essere nel Triangolo delle Bermude, scortato dal fotografo Abigail de Tago Mago e da Breezer, rappresentante del Radical Macabre Tanzkommando stavolta alla sua seconda esperienza (l'altro tanzkommander ci raggiungerà di lì a poco). Sotto la pioggia ci perdiamo subito tra i vicoli, ma poi ci appare la madonna cassiera che ci scorta fino al clubbino, dove stavano aspettando noi! Bene, 20 secondi di soundcheck, 40 secondi di ingurgitamento vino e siamo già pronti per andare a cena tutti insieme noi, gli Orfanado e la produzione. Troviamo Ticà, il secondo tanzkommander, al suo debutto, che fa giri intorno a una fontana con la bava alla bocca. Con lui ci ricongiungiamo per dedicarci a una cena meravigliosa: antipasto, due primi, arrosto, contorni, fritti, caffè, ammacaffè e vino a volonté. E il dessert non c'era solo perché lo abbiamo rifiutato noi. Da prostrarsi colmi di satollitudine. Il tutto nella cornice di un ristorante old-school, con tanto di maitresse dispensatrice di pragmatica saggezza: dovevamo essere in 8, ci presentiamo in 12. Che fare? Aggiungere un tavolo? Mostrare imbarazzo? Spostare qualcuno o qualcosa? "Ve strignéte". Inattaccabile. Da applausi.


Andiamo nel locale, praticamente un piacevole salotto, laddove la gente comincia pian pianino ad assieparsi. Dopo poco parte l'esibizione degli Orfanado, che per manifesta inferiorità suonano prima. E gli adepti del Culto della Tosse Grassa presenti sono difficili da tenere: scalpitano, chiedono sangue, rumoreggiano. Cerco di limitare i danni portando il mio chiacchiericcio fuori, e per fortuna sono ipnotici a sufficienza da mesmerizzare il loro pubblico, che quindi non percepisce la violenza barbarica del nostro pubblico. E' il nostro turno, dopo un rapido passaggio nel nostro camerino vasca da bagno montiamo sul palco sulle magiche note di "Burzum". La folla è preparata anche stavolta, conoscono bene i pezzi, acclamano e fanno foto e filmati. Chi non ci conosce rimane visibilmente sconvolto, ovviamente. Tutto secondo i piani. L'audio è saturo, grezzo e distorto come piace a noi, anche se in un paio di momenti ha avuto dei misteriosi mancamenti. Sul palchetto alle mie spalle il Radical Macabre Tanzkommando si dà da fare più che degnamente: al termine dell'esibizione il pubblico acclamerà il debuttante Ticà invitandolo ad abbandonare la sua band per dedicarsi anima e corpo alla sua vera natura, il ballo.


Due parole su Ticà. Ai primordi della carriera de LA TOSSE GRASSA costui vilmente censurò un manifestino promozionale in cui si utilizzava come testimonial la figura di Anders Breivik, per gli amici "Burzum Due". Ora a distanza di qualche mese lo ritroviamo ballare forsennatamente sulle note dell'omonima canzone a lui dedicata. Dove andremo a finire? All'inferno, se tutto va bene. Lo show termina come di consueto con "Sperma D'Artista", e fuggo fuori a farmi una passeggiata per i vicoli di Montegranaro. Quando ritorno sul posto la cieca furia sanguinaria del pubblico si è placata e possiamo rimetterci i nostri abiti borghesi e firmare autografi con calma. Certo, c'è un gruppetto di cultisti che sta vessando un giovane perché ascolta Dente, ma queste sono esperienze che aiutano a crescere, forgiato nell'acciaio. Cosa vuoi che siano due incisivi in confronto alla redenzione nel Culto della Tosse Grassa?... Salutato il presidente, lo staff del club, alcune passere locali e il gruppo spalla ce ne torniamo al nostro paesello. Finirò all'alba a montare video di un mentecatto che si lava l'uccello sotto la doccia pensando a Giulia.





3 commenti:

  1. è andata proprio così !!! io c'ero !!! mejo nà serata co la tosse grassa che nà chiavata !!! se pò me le dacete tutte e due, mejo ancora !!!

    RispondiElimina
  2. sono il vessatore nel nome del Culto contro Dente.

    RispondiElimina