Con l'avvicinarsi della fine dell'anno iniziamo a presentarvi le nostre classifiche di fine anno, appuntamento tradizionale con il meglio (e il peggio) di musica, cinema e serie tv. Partendo dai migliori album italiani 2012.
Novità: quest'anno abbiamo deciso di
fare sul serio presentandovi delle playlist scelte con i voti di tutti i
collaboratori della sezione musica di Roar Magazine. Democrazia totale e
partecipativa.
Piccole istruzioni per l'uso (e per la lettura) di questo articolo. Si chiama "Top 10" ma i dischi sono in realtà 12, perché quattro di essi hanno ricevuto lo stesso numero di voti. L'ordine di presentazione degli album non rispetta una gerarchia. Tutti alla pari, dunque. A parte il podio, si intende. Insomma, questa la playlist di Roar Magazine con i migliori album italiani del 2012.
Piccole istruzioni per l'uso (e per la lettura) di questo articolo. Si chiama "Top 10" ma i dischi sono in realtà 12, perché quattro di essi hanno ricevuto lo stesso numero di voti. L'ordine di presentazione degli album non rispetta una gerarchia. Tutti alla pari, dunque. A parte il podio, si intende. Insomma, questa la playlist di Roar Magazine con i migliori album italiani del 2012.
AFTERHOURS - PADANIA
Quella degli Afterhours si chiama disillusione. Non un manifesto politico, ma un affresco. La fotografia di una terra promessa che si scioglie di colpo, come recita la canzone che chiude l’album in questione. Decimo capitolo di una carriera ventennale senza cedimenti o abbagli.
(Emanuele Barletta)
(Emanuele Barletta)
Leggi la recensione di Padania degli Afterhours
CRIMINAL JOKERS - BESTIE
L'armonia è accidentata, prende svolte brusche e inaspettate. I Criminal Jokers suonano come suonerebbero i Cure lasciati impazzire in un saloon abbandonato nel deserto del Wyoming. State cominciando a divertirvi. "...E tu forse l'unico che si è salvato/la nostra città ormai è coperta dal fango": il ritmo si fa più serrato, insistente, acustico. I quattro tirano avanti a gracchiare di tutto ciò che vi circonda.(Arianna Graciotti)
Leggi la recensione di Bestie dei Criminal Jokers
MELAMPUS - ODE ROAD
I Melampus
dimostrano tutto il loro coraggio esplorando con personalità un filone
narrativo ancora poco battuto dai musicisti di casa nostra. E con Ode Road si portano a casa un bel nove in pagella, insieme ad una sincera manciata di applausi.
(Emanuele Barletta)
(Emanuele Barletta)
Leggi la recensione di Ode Road dei Melampus
MANZONI - CUCINA POVERA
Se dovessimo tener conto della poetica di un titolo come Cucina Povera,
che riporta all’essenzialità ed alla semplicità di una vita al di fuori
delle mode, verrebbe da dire che l’obbiettivo raggiunto dai ManzOni va ben oltre le loro stesse aspettative.
(Alice Benedettini)
(Alice Benedettini)
Leggi la recensione di Cucina Povera dei ManzOni
LA MORTE (R. GAMONDI - G. SUCCI) - S/T
Scrivono i due autori dell’album: “La morte pareggia i destini accomunando tutti i nati ad un esito identico”. Esperienza limite per il corpo umano ed altrettanto di frontiera per l’ascoltatore dell'album, Gamondi e Succi elaborano un progetto destinato, forse, a rimanere irripetibile. Un capolavoro vero.
(Emanuele Barletta)
(Emanuele Barletta)
Leggi la recensione dell'album de La Morte
INDIAN WELLS - NIGHT DROPS
Il
punto è: difficile, se non impossibile, andare ad inventare qualcosa di
veramente nuovo in un ambito sonoro che nonostante le potenziali
combinatorie infinite sembra aver ormai detto tutto e il contrario di
tutto. Eppure, due cose sorprendono di Indian Wells: il cristallo puro del suono e la capacità di sviluppare trame ambient di ampio respiro.
(Emanuele Barletta)
(Emanuele Barletta)
Leggi la recensione di Night Drops di Indian Wells
LA TOSSE GRASSA - TG2
Tg2
spinge più sul fronte Anni ’90 (e non solo), laddove il debutto pescava
a mani piene dal macrocosmo synth-pop-wave degli ’80 più o meno
nascosti. Mancano, inoltre, i colpi da k.o. tecnico istantaneo del
precedente capitolo discografico. Verrebbe da dire che Tg2 è un disco più mediato e meno spontaneo, con tutte le riserve del caso. Ad ogni modo, citando i Negazione: lo spirito continua...
(Emanuele Barletta)
(Emanuele Barletta)
Leggi la recensione di Tg2 de La Tosse Grassa
XABIER IRIONDO - IRRINTZI
L'eredità complessiva che Xabier Iriondo intende trasmetterci con Irrintzi
è qualcosa di più di un riassunto degli stili attraversati in vent'anni
di ricerca sonora: è un preciso modo di intendere la musica. Musica
come esperienza densa e inclusiva, come qualcosa di sostanziale che
abita lo spazio e agisce in esso. Una visione senza dubbio "politica"
del fare arte, nel senso più nobile che si possa attribuire a questo
termine.
(Arianna Graciotti)
(Arianna Graciotti)
Leggi la recensione di Irrintzi di Xabier Iriondo
LO STATO SOCIALE - TURISTI DELLA DEMOCRAZIA
Turisti della Democrazia ha sconvolto il già ricco panorama dell'indie italiano, fondendo l'elettropop con una vena critica spiccata e mai nascosta che Lo Stato Sociale
ha fatto divampare nei propri pezzi. Spaziando tra "colleghi" musicisti
sopravvalutati e tendenze che da "contro" si straformano in "alla
moda", il quintetto dipinge un ritratto pungente, ironico, ma del tutto
attuale, delle situazioni della quotidianità che ci circondano, e lo fa
con una verve che non può passare di certo inosservata.
(Antonio Piero Boldri)
(Antonio Piero Boldri)
3) UOCHI TOKI - IDIOTI
Idioti è un tour de force
lessicale ed interpretativo. Dateci dentro, dunque. Magari armati di
“Mille Piani” di Deleuze e Guattari. O con il “Tractatus” di
Wittgenstein sottomano. a lingua genera pezzi di cultura. La lingua è
l’unico punto di partenza possibile per uno sguardo sul mondo. La mia
lingua è il mio mondo.
(Emanuele Barletta)
(Emanuele Barletta)
Leggi la recensione di Idioti degli Uochi Toki
2) CHEWINGUM - NILO
Un disco pop, senza girarci troppo intorno. I Chewingum
non li scopriamo certo nel 2012, anche se per molti probabilmente
saranno la grande sorpresa dell’anno. Eppure, va detto che era
francamente difficile immaginare una svolta come quella di Nilo,
vista la piega stilistica delle produzioni precedenti. E invece. Invece
i Chewingum colpiscono con un album completo, canzoni che girano a
meraviglia e con le melodie in primissimo piano. Un disco pop, appunto.
Ma brillante e in grado di spiazzare, colpo dopo colpo.
(Emanuele Barletta)
(Emanuele Barletta)
Leggi l'intervista a Giovanni Imparato dei Chewingum
ALBUM DELL'ANNO: DRINK TO ME - S
I Drink To Me
sembrano cantare da una dimensione onirica e astronomica dalla quale
osservano la realtà, inevitabilmente immersa in una luce grigia data
dalle nuvole e dalla nebbia, ma anche e soprattutto dalla natura umana.
Ci troviamo di fronte ad un album incredibile:coeso, folle,
sperimentale, coraggioso, sorprendente.
(Erik Berti)
(Erik Berti)
Leggi la recensione di S dei Drink To Me
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