giovedì 7 marzo 2013

Casa Misteriosa: i Postumi.

Un bel giorno una tipa mi contatta per una festa in una Casa Misteriosa. Due o tre gruppi in una magione di campagna infestata da anarchici punkabbestiosi: casa! Benissimo, come no? Due giorni dopo un tipo mi contatta per una festa in una Casa Misteriosa. Beh, vi avevo già detto di sì, no problema, basta decidere la data. Pian pianino con la tipa e il tipo continuiamo ad accordarci per i dettagli ma quando esce fuori che la prima voleva farla venerdì 15 febbraio e l'altro sabato 23 febbraio mi rendo conto che stavamo parlando di due diverse Case Misteriose! Avendo reperti fotografici solo della seconda di questa vi racconto. Dell'altra vi basti sapere che bruciavano rapaci impagliati, sono andato via alle 7 di mattina e se per caso sbagliavi casa ti sparavano. Uno di quei rapaci l'ho messo in salvo, si chiama Barba Johnny e mi controlla l'ingresso di casa. Dicevamo, Casa Misteriosa in territorio del comune di Montecosaro MC. Dove esattamente? Ti ci portiamo noi bendato. 5 o 6 gruppi a suonare, allora chiedo quanto tempo posso occupare e siccome sò anarchici per loro è ok che faccia il set completo. Siccome sò anarchici andrà a finire pure che ci dovremo scannare tra noi per fare la scaletta. E invece no, saggiamente hanno riconosciuto a LA TOSSE GRASSA il ruolo di headliner. Né servi né padroni, a parte il Sommo. La festa nasce come benefit, raccolta fondi per i fratelli anarchici in galera. Poi però, resisi conto che i due giorni seguenti c'era Zelig ha prevalso la via del connotare la festa come "Concerto Anti-Elettorale". E siccome noi tifiamo Rivoluzione Sociale (incivile) daje! Nnamo!


La nomina del Radical Macabre Tanzkommando è stato un po' più macchinosa del solito. Da tempo si era prenotato Jacopone da Tosi, che in questi ambienti è solito pascolare e quindi si sarebbe trovato circondato da facce amiche, ma poi è successo che è stato assunto per lavorare dietro le quinte di Zelig e quindi ecco che non poteva più esserci. L'altro convocato, su esplicita richiesta del tipo che mi ha contattato, è il Vescovo Teodoro che sì, concede prontamente la sua disponibilità. C'è da rimpiazzare lo Jacopone, però. "Masoschiavo" comincia a fare quella faccetta da "io ci vengo, però ci dev'essere il vino, la pasta e l'elicottero". Eravamo lillì per comprare un elicottero quando due giovani ninfe Tossine dichiarano di voler venire con noi all'evento e pronto scatta il "SI', senza se e senza ma" di "Masoschiavo". Ottimo lavoro, ragazze! Quindi, previo copioso aperitivo ultra-piccante in patria partiamo alla ricerca di questa Casa Misteriosa io, "Masoschiavo", il Reverendo Tequila e queste due suddette Tossine, stipati in un'automobile insieme alla nostra attrezzatura; il Vescovo Teodoro lo troveremo già sul posto. Data la presenza di una maggioranza assoluta di femmine arriviamo in ritardo. Fortunatamente però in quanto anarchici il loro ritardo era ancora maggiore, così quando arriviamo sul posto parcheggiando in una palude una delle band che dovevano suonare nel pomeriggio stava per iniziare giusto in quel momento. E poi una ha pure dato forfait! Il tempo di acclimatarci e di fare amicizia col vino che è già ora di cena. Quando vedo alla cucina Gigio, noto anarchico in perenne stato di putrefazione ho un sussulto al cuore, ma alla fine devo dire che questo rancio a base di pasta e fagioli non è stato niente male! O forse ero già ubriaco.


Si socializza, si fa mente locale e ci si guarda intorno. Ok, l'impianto elettrico è attaccato con lo scotch. Non tiene, ma ogni 2 minuti passa uno ad attaccarlo meglio, quindi ok, ce la possiamo fare. Le casse, che trasmettono costantemente gli Electric Wizard, l'orchestrina lounge del nostra aperi-cena radical macabre (l'alternativa è qualcosa tipo gli Assück, quindi grazie signore) le sento un po' in difficoltà, o forse era in difficoltà il mixerista, non saprei. Viene allestita una bancarella che vendeva libri anarchici e sento un brivido corremi lungo la schiena, prevedevo già una pericolosa uscita di liquidi, ma sono stato bravo e non ho comprato nulla. Quando posso mi disimpegno dalle varie conversazioni e mi metto in disparte nella sala adibita a backstage per allacciarmi bene gli anfibi da combattimento, in vista dell'esibizione. Lì faccio conoscenza col gatto borghese di casa, che immediatamente comincia a farmi i dispetti giocando coi lacci. Lo prendo in bracico e lo porto a "Masoschiavo", che voleva usarlo come oggetto di scena. Non lo vidi mai più. Cominciano ad avvicendarsi i gruppi spalla, e noi nel frattempo un po' beviamo, un po' ascoltiamo, un po' beviamo, un po' chiacchieriamo, un po' beviamo. Tutto regolare, considerando invece che c'è gente che dipinge. Tra le band che si esibiscono prima di noi ci sono gli A.N.O. di Jesi AN che, narra la leggenda, in sala prove di tanto in tanto si prodigano in una versione swing di "Lo Vuoi Nel Culo". Sia chiaro che vogliamo le prove. Costoro tra l'altro mi invitano a leggere pubblicamente per loro un'introduzione scritta di loro pugno, ma vengono sbagliati i tempi per cui la cosa risulta inefficace. Se non controproducente, dato che il sottoscritto non è affatto ben visto dalla totalità del pubblico presente e percepisco diverse smorfie nell'anima.


Sì, perché, come ci è stato fatto notare in un altro contesto simile in west coast, non è affatto facile 'passare' in certi ambienti per un progetto come La Tosse Grassa. Laddove gli spazi commerciali lamentano brutalità e bestemmia facile, e gli ambienti rrruock lamentino l'assenza di musica vera e propria intesa come energie sprecate in prove e costosi strumenti musicali (più i pedali)... Gli ambienti antagonisti lamentano il nostro essere biologici (cioè carnivori e sessisti) e la nostra ironia, perché come diceva il noto anarco-primitivista Jorge da Burgos "il riso è un vento diabolico che deforma il volto e rende gli uomini simili alle scimmie". Stasera tutti i presenti, noi compresi, sono una meravigliosa compilation di disadattati, che puntano a gioire insieme nonostante le proprie storture. Alcuni di questi disadattati però le proprie storture le devono far pesare al prossimo, per cui occhio alla temibile Inquisizione Anarchica, i cui rappresentanti quando comincia la nostra esibizione escono dalla sala indignati (successo qui come altrove in situazioni analoghe). E noi ci divertiamo anche alla faccia loro, rompendo lattine di birra coi denti, prendendo per il culo in senso metaforico quelli che hanno suonato prima, prendendo per il culo in senso empirico Tossine che si avvicinano troppo, finendoci tutto l'alcool disponibile al bar, facendo dare la mano in segno di pace al Papa dimissionario con un tyrannosaurus rex, ballando lenti languidamente avvinghiati col Culto della Tosse Grassa, anche qui presente in gran copia. Poi tutto finisce, non rimane più niente, e torniamo a casa a intossicarci di cocktail allo zenzero al punto che strappo dita a morsi a tipe innocenti e il giorno dopo manco me lo ricordo.





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