mercoledì 30 ottobre 2013

Glue-Lab: i Postumi.

Un bel giorno mi trovavo in un bel posto che ora è diventato un negozio di chincaglieria cinese e mi si avvicina Gabriele, un rimasto sotto coi Godflesh mezzo ubriaco che mi spiattella lì un po' di notizie di prima mano. Ad Ancona sta per aprire un nuovo circolo Arci chiamato Glue-Lab, fanno robba buona e tra le prime date vorrebbero fare anche LA TOSSE GRASSA, guarda questo è il loghetto, ma non lo dire a nessuno, tutto ancora top secret. Ok. Forse è solo il solito ubriacone mitomane che mi racconta di incontri di cinghiali tra i pomodori (o pomidoro? mistero.). Un paio di settimane dopo lo incontro di nuovo, in una situazione analoga, ma in un posto che ancora non è diventato una ciaffoteca. E mi dà una notizia fresca fresca. Ad Ancona sta per aprire un nuovo circolo Arci chiamato Glue-Lab, fanno robba buona e tra le prime date vorrebbero fare anche LA TOSSE GRASSA, guarda questo è il loghetto, ma non lo dire a nessuno, tutto ancora top secret. Guarda che me l'hai già detto. Ah, scusa, mi sa che quella volta ero ubriaco. Fatto sta che tra leggende e misteri che manco Adam Kadmon questo posto apre davvero ed abbiamo davvero una data lì, a un paio di settimane dall'inaugurazione. Si farà venerdì 11 ottobre, sarà il secondo concerto del tour di "TG3". Benissimo, non basta che nominare il Radical Macabre Tanzkommando. Jacopone da Tosi si nomina da solo: quando si tocca il suo territorio ovvero la provincia di Ancona punta sempre a mettersi in gioco personalmente. Il problema è che per vivere sereno ha bisogna della compagna della vita: Tosi. Gli è andata di culo che Tosi è in periodo up per cui ha accettato di buon grado, sennò spesso si trova in lunghi periodi in cui si dà per pensionato. Un altro paio di sbornie pesanti delle nostre e vedrai che tornerà quella fase lì.


Quando mancano pochi giorni mi viene comunicato che al circolo glie strigne un po' il culo e allora vogliono metterci un gruppo spalla per incicciare un po' la proposta della serata. Nessun problema, miscredenti. In effetti la serata era un po' sfigata, le attività concorrenti erano molte e in particolare in/ad Ancona riapriva un posto per giovani coglionazzi amanti della fica, del droghereccio e di nient'altro. Noi invece a vederci sembreremmo essere totalmente antifiga ma invece no, questo è un mito da sfatare: La Tosse Grassa è una calamita per sugo di gnocca. Lo dimostra il fatto che io e Tosi, appena parcheggiato vicino al posto dopo numerosi giri a vuoto con sottofondo musicale di bestemmie, dopo mezzo secondo ci vediamo venire incontro quella topotta del Reverendo Red Ronny. Vabbè, ok, ci eravamo dati appuntamento, ma la puntualità è stata fenomenale. Anzi, ferormonale. Appena entrati esploriamo il posto. La prima cosa che mi salta all'occhio è che è carino e pulito. Mi aspettavo un garage scavato nell'amianto, con catene arrugginite a penzolare dal soffitto, come in un film di "Hellraiser" col tetano, poi mi spiego che per forza, è nuovo, vedrai tra un paio di mesi! Sembra un po' cameretta mia visti i temi affrontati da libri, riviste e fumetti lì presenti per il pubblico ludibrio: rock'n'roll, cinema sperimentale, terrorismo internazionale e serial killer. C'è pure un tempietto dedicato ai Black Flag. Ecco, quello in camera mia manca. Al piano di sotto c'è una saletta che fa da anticamera alla sala concerti e soprattutto al cesso. Insinuando non so cosa mi consigliano di allestire lo shop proprio lì. Lo faremo davvero. Però intanto chiediamo da bere.


Ci danno come da accordi un boccione da 5 litri di vino del Lidl che cominciamo pian pianino a scolare di brutto. Il problema era che il vino era così così mentre la birra che c'avevano alla spina era proprio buona. Questa cosa ci manda in confusione. Ci abbandoniamo all'aperitivo io, Tosi e il Reverendo Red Ronny. Jacopone da Tosi ci chiama chiedendogli di lasciargli qualcosa da mangiare per quando arriverà, un po' in ritardo. Il fatto è che cominciamo a temere che il "qualcosa da mangiare" sia quello che c'era in abbondanza lì per l'aperitivo. E basta. L'aperitivo era pure vegano. Mangiamo un po' del nostro pappone seitanico e delle nostre verdurine scrutandoci vicendevolmente facendo a gara a chi fa il muso più lungo. E stavamo lì decisi a organizzarci piani di fuga che coinvolgessero kebab, caffè e ammazzacaffè quando una vocina angelica dall'alto ci comunica che "è pronta la pappa!" Ah! Meraviglia! Saliamo lieti al pieno di sopra, dove i Paperoga, il gruppo spalla, stava già abbuffandosi di puttanesca. Vegana, naturalmente. Jacopone da Tosi arriva puntualissimo in quel momento (ferormonale!) e ci scofaniamo di pasta e di vino tutti quanti, come non ci fosse domani. E infatti questo domani di sicuro non c'era per Gabriele, che quando ci raggiunge scoprirà che ce semo magnati pure la parte sua. Ora, dovete capire che questo circolo, essendo un piccolo avamposto di cultura alternativa, non può che avere una politica vegana per quel che riguarda la gastronomia (e fortuna che non sono pure straight edge sennò stavamo a bere chinotto). Perciò restammo tutti profondamente stupefatti quando Gabriele, trovatosi a becco asciutto all'improvviso proruppe in un barbarico "KEBAB!!".


Partimmo immediatamente in missione con lui. Obiettivo: scandalizzare il kebabbaro musulmano parlando delle peggiori atrocità sessuali mentre attendavamo ci servisse. Obiettivo raggiunto. Probabilmente nei kebab c'ha scatarrato. Torniamo al locale per caffè e ammazzacaffè "però ve lo pagate" in quanto il nostro contratto prevedeva il solo boccione ed ecco che, dopo aver incontrato e salutato alcune nostre Tossine giunte a noi in gran numero ecco che inizia subito il concerto dei Paperoga. Sì, perché c'è anche il coprifuoco a mezzanotte, per cui non c'è tutto sto tempo per trastullarci. Il loro show ci sarà impossibile seguirlo, sia perché Tosi e Jacopone da Tosi erano troppo concentrati sul bere sia perché effettivamente la sala concerti è molto piccola e l'ingresso molto angusto: ci vuole molta forza di volontà per seguire un concerto, non è per gente che si trova lì per caso. Per questo ci ha fatto molto piacere vedere la stanza gremita per noi da volti nuovi al Culto della Tosse Grassa. Molti first-timers che sono rimasti tragicamente sconvolti, incapacitati al movimento. Dal palco percepivamo solo sguardi fissi e risatine isteriche, segno che anche in territorio anconetano La Tosse Grassa stava facendo un ottimo lavoro, bene, bene. Oltre a ciò percepivamo anche a un suono notevolmente saturo e distorto, cosa che a noi non dispiaceva, tuttavia mi sembrava strano visto l'impianto pareva a prima vista essere buono. Infatti a fine concerto, cosa avvenuta rapidamente avendo dovuto tagliare i bis e qualche brano per rispettare il coprifuoco, il fonico mi sgrida perché a suo dire gli avevo mandato delle basi in .mp3 compresso malamente e per la prossima volta mi consiglia di organizzarmi meglio. A me. Gli faccio notare che le basi erano in .wav (e quindi a qualità massima) e che lui stava tenendo il volume a 3 e il gain a 8. Ecco perché non trovi più il tuo rotolo di scotch da bondage nero. Ti saluta, fa sapere che sta bene.






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