venerdì 4 ottobre 2013

Recensione di "TG3", da BJÖRKO DIO

La tosse grassa ha avuto 22 recensioni di cui 18 entusiastiche e 4 scritte da handicappati.
Attiva dal 2011, ruba basi a brani di fama internazionale per imbastire messe nere di fama locale, influenza (letteralmente) un paio di migliaia italiani con bubboni di brutal disco pop pronti ad esplodere e a sommergere amici e parenti di fetentissimo pus.
In TG3, attorno alla sarcastica e contorta cantilena della tosse grassa sfioriscono delle basi che vanno dall'hard rock all'eurodance passando per il grindcore, in un grottesco teatro della zzozzeria e del porcoddio applicato alla satira sociale con manine delicate e sapienti.
La furia elettronica dei campionamenti, però, è un pretesto per sparare a zero sulla folla come un vero imperatore austroungarico (le mie nozioni di storia contemporanea potrebbero non rispecchiare gli effettivi eventi passati) e vomitare sermoni pieni di merda, nel senso che un sacco di volte c'è la parola 'merda', sui piedi dell'ascoltatore: sarcastiche e brutali omelie che tendono a ricordarci che la vita fa schifo e che siamo tutti deficienti. E quindi.
E quindi mettete un attimo da parte le frocissime attitudini intellettual-chic anglofile, ammettete di essere soltanto dei coglioni scemimmerda e ammirate un secondo l'imbarazzante e deforme show del TG3.
Enjoy.

Ah, l'ho già detto che è chiaramente tra gli aoty italiani?





Björko Dio, BJÖRKO DIO
dundundudu.blogspot.it/

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