mercoledì 13 novembre 2013

Udine: i Postumi.

Immediatamente all'inizio di questa nuova stagione di concerti in cui La Tosse Grassa porta in giro il nuovo album "TG3" sapevamo già che una delle prime date l'avremmo fatta a Udine. O meglio, in realtà lo sapevamo già da mesi e mesi, perché il nostro solerte Vescovo Dimitra, della Diocesi di Udine del Culto della Tosse Grassa, tra un bukkake e l'altro aveva trovato con largo anticipo il tempo e il fervore per bukkarci una data drento al Black Stuff, il pub del metallaro penitente Joe Black, quello che allo scoccare dei suoi 40 anni di vita terrena ebbe l'ardire di collocare uno spettacolo del Sommo tra hard rocker austriaci e prog metaller friulani, rimanendone folgorato. E causando la folgorazione immediata di molteplici allora infedeli. Per cui un pellegrinaggio nel suo locale, mediamente infestato da capelloni che, poveretti, passano quotidianamente ore piegati a sudare sul proprio strumento, era d'obbligo anche per il 2013. La data fissata è quella di venerdì 18 ottobre. Fissata così tanto tempo in anticipo che potremmo anche aver rischiato di dimenticarla, ma non è andata così. Tuttavia nonostante fosse stata fissata mesi e mesi prima nemmeno questa volta c'è stato verso di allargare un po' la nostra trasferta al fine ultimo di divorare un bisteccone d'orso in Slovenia. O anche di qualche altra specie protetta. Ci consoleremo sbranando frichi the day after. Bene, per una spedizione così rapida, toccata e fuga in Friuli, teoricamente le nomine del Radical Macabre Tanzkommando sarebbero dovute essere particolarmente ardue. E invece scattano in automatico, il primo è Tosi: "Io!" Segue a ruota "Masoschiavo", legato al territorio per via di qualche festival di cinema cacarriso di cui lui va particolarmente ghiotto e per una groupie minorenne che però ora gli ringhia da 500 km di distanza, per cui stavolta dormirà insieme a noi e non sperduto per le praterie.


La composizione della compagnia poi stavolta non finisce qua! Nonostante l'improbabilità della trasferta saliranno con noi anche il Reverendo Red Ronny, i tanzkommander in panchina nonché Cultisti della Parrocchia di Passatempo Morrissey da Ibiza e Filu Spinatu, la Tossina Poseidon e le sue pocce. Sebbene non ce ne sia davvero bisogno ci svegliamo presto in modo da partire tutti insieme e soprattutto arrivare per l'ora di pranzo al solito ristorante a Spinea che ormai è diventato tappa fissa di tutte le nostre trasferte a nord-est, dove potremo consumare un fiero pasto per poca pecunia nonché infastidire i palmipedi nel recinto di fuori. Lì ci inconteremo anche con un misterioso contatto di "Masoschiavo" che poi si rivelerà essere la sua complice nella sua fabbrichetta di video. E' che a lui piace essere misterioso. Va in bagno annunciando che farà qualcosa di misterioso. Poi caga. Vabbè. A panza piena ripartiamo in direzione di Udine e arriviamo all'hotel dove ci insediamo tutti quanti. Chi deve svuota le proprie viscere ma i più si affretteranno per invadere il pub lì sotto e farsi una bevuta (lo faranno anche the morning after). Appena siamo pronti ci dirigiamo al Black Stuff, troviamo un paio di parcheggi ed entriamo. Troveremo ad accoglierci il Vescovo Dimitra, già sul posto, che aveva già settato e risettato (e, conoscendolo, ri-risettato) monitor e microfoni. Un rapidissimo (come al solito, of course) soundcheck per far sì che tutto si ascolti almeno decentemente, prepariamo il banchetto del merchandising e siamo subito pronti per una bevuta. Cosa che gli altri che non dovevano fare il check già stavano facendo, naturalmente. Apprendiamo con gran dispiacere che Joe Black non ci sarà: si è spezzato una gamba apposta per avere una scusa buona per non presenziare a questo ennesimo scempio del suo locale in nome del Porcoddìo del Degrado. Ci lascerà in balìa del Barista degli AC/DC e delle sue ancelle.


In tempi più che rapidi, a colpi di Negroni, Guinness e long island ice tea siamo più o meno tutti ubriachi. Considerato che il concerto è previsto per l'improbabile orario delle 20,30 mi sembra più che ragionevole. In realtà riusciremo a strappare l'inizio alle 21,30, che è pur sempre un orario assurdo (da noi a quell'ora c'è ancora gente che fa l'aperitivo) ma a quanto pare gli udinesi sono abituati a questi tempi, per cui contenti loro contenti loro. Scopriamo che la crisi del capitalismo ha mutato molte cose, una delle quali è il fatto che questa volta non verremo scortati a cena in qualche pizzeria dopo il concerto bensì ordineremo delle pizze da asporto da qualche altra pizzeria che ci verranno recapitate sul posto e che mangeremo prima. E ce le sbraniamo al volo, mentre cominciano ad arrivare Cultisti da tutto il nord-est. Morrissey da Ibiza è già ubriaco lercio. Vederlo tentare di mangiare la sua capricciosa è come vedere Bubba, il simpaticissimo zombi ammaestrato di "Day Of The Dead" di Romero, giocare con le proprie budella. Uno spettacolo raccapricciante, peccato che nessuno l'abbia filmato. Il Barista degli AC/DC ha già scommesso con gli amici che non sarebbe riuscito ad arrivare vivo al concerto. Che comincia di lì a poco. Il tempo di un'altra Guinness (oh, quassù non bevono vino che non sia prosecco!), un gin e manco un caffè che è già ora di andarsi a cambiare. La cosa più dura sarà recuperare Tosi e "Masoschiavo" che sono a zonzo là fuori con come missione reperire monnezza da usare durante lo spettacolo. Grazie al cielo non troveranno nulla di interessante. Altra conseguenza della crisi del capitalismo è che quest'anno non si poteva fare a meno di un tavolo per ottenere il nostro camerino e quindi andremo a cambiarci nel magazzino del pub, sito nelle segrete del palazzo a cui si accede tramite un pratico montacarichi che si prende da dietro la cucina, per azionarlo occorrono due chiavi diverse e porta al massimo due persone. Visto che siamo tre sembrerà di giocare a "Cannibali" per tutto il tempo. E' un vecchio giochino che avevo sul Commodore Vic-20, non potete capire.


Un'alternativa sarebbe stata passare da fuori attraverso il portone principale del palazzo. Molto comoda ma avrebbe fatto perdere molti punti alla già fallata reputazione del locale, per cui questa ipotesi viene subito scartata. E' quindi occorso fare giri multipli per compiere operazioni tutto sommato elementari. Il primo pensiero era su chi fosse più opportuno lasciare a piedi ad ogni giro. Dopo svariati momenti di panico perché sbagliavo porta del magazzino, perché sbagliavo chiave o perché sbagliavo a portarmi dietro Tosi ubriaco riusciamo a farcela ed emergiamo per il concerto. Miracolo! Stavolta gli udinesi si muovono, mostrano di apprezzare "TG3" molto più del suo predecessore e addirittura ballano e urlano oscenità, probabilmente animati dalla cattiva compagnia dei nostri supporter sodomiti che staranno più sul palco a giocare a incularella che sotto a vedersi il concerto! Scommessa persa per il Barista degli AC/DC. Molti drink ci verranno portati ma la metà andrà distrutta dalla nostra irruenza. Qualche bis e ritorniamo negli inferi per cambiarci di nuovo. Stavolta ci seguirà l'ancella Viola, già devota al Culto della Tosse Grassa, al solo scopo di vederci nudi. Tornati su ci accoglierà un notevole bagno di fica sotto lo sguardo severo del Reverendo Red Ronny che tiene sotto controllo il mio Kaiserbach nonostante sia ancorata alla bancarella, che ha un successone. Ma non si vive di sola gnocca, il locale pullulava anche di gente sobria di altre specie (vedi foto sopra) e a un certo punto mentre stavo al banchetto sopraggiungono il Gatto e la Volpe che tentano goffamente di convincermi di essere sbirri in borghese e che quello che stavo facendo non andava bene. Nel frattempo ci tagliano i viveri ma Morrissey da Ibiza è già morto. Con una pinta in mano. In seguito dopo svariati giretti di ripiglio la sbornia collassante verrà passata sul corpo di Filu Spinatu così che Morrissey potrà prendere a sbiascicare qualcosa a proposito dei Foo Fighters. Finirà tutto dopo molte molte bevute con Tosi che al ritorno in hotel incontrerà il fantasma scoreggione. Ma questa è un'altra storia.





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