Niente da fare, ripetono sempre gli stessi errori. Un bel giorno stavo qui come al solito seduto davanti al pc concentratissimo nel grattarmi le palle quando mi chiamano da Castelfidardo AN. LA TOSSE GRASSA è desiderata, dovrà ritornare a colpire l'OnStage. Ma certo, con piacere! Quando di grazia? Sabato 27 ottobre. Benissimo, una delle rare date rimaste libere in quest'autunno, alleluja alleluja! Bisogna nominare il Radical Macabre Tanzkommando! Chi è disponibile questa volta? Rispondono in un lampo i veterani Tosi e "Masoschiavo", che lo scorso anno in questo posto non c'erano venuti. Bene, proprio con costoro come tanzkommander a giorni si partirà con Li Mortacci Tour, quindi per loro sarà un modo per sgranchirsi le gambe e prepararsi all'impatto, cioè pigliarsela talmente grossa da starsene accorti per le date del tour imminente (sì, col cazzo)! Si parte con leggero ritardo dato che il nostro "Masoschiavo" era stato reso parzialmente cieco dalla lettura di questo blog... Vabbè, ma se non c'hai più l'età... Comunque arriviamo come sempre in anticipo, dato che come di norma i tempi per il nostro soundcheck sono ridicoli. Salutiamo le genti del posto, posizioniamo il nostro arsenale e ci dedichiamo subito alle attività di riscaldamento: l'aperitivo! Sempre molto ciccio ma stranamente poco popoloso, sarà che i tipi al bar non sono poccione?
Praticamente è subito ora di cena, e in un lampo ci portano la consueta tonnellata di gnocchi alla lepre e tagliatelle coi piselli di Diarea, nota trattoria adiacente al locale, il tutto come al solito accompagnato da mezza pinta d'olio e due litri di vino. A tavola come al solito si discute di alta filosofia: sarà possibile mangiare le tagliatelle coi piselli? Ci passeranno per l'uretra? Tali interrogativi non avranno mai risposta se non a rutti per cui, non prima di aver estorto un cappello di paglia allo staff del locale, ci apprestiamo alla nostra ronda/esplorazione della ridente cittadina di Castelfidardo al fine di fare proselitismo per il concerto, far girare l'economia e farci salire un poquito la sbronza. Non dobbiamo sforzarci troppo di indicare alla gente la via del concerto, ci riconoscono loro: "oh, ma voi siete La Tosse Grassa?? ci vediamo al concerto!" Bene, bene, il Culto è bello dilatato. Andiamo a farci un vodka tonic in un posto noto ai più perché si entra vivi e si esce panati, vi troviamo un karaoke con dj e animatore cantante. Mettono un pezzo di Baglioni e non va a tempo manco l'animatore cantante. Bene. Ci sbrighiamo a bere mentre intorno a noi fumano canne e non le passano, quando il giovane oste ci chiede: "ehi, ma voi non ci andate a vedere La Tosse Grassa?" Sì, credo proprio che ci andremo. Ma prima un altro drink al bar delle poccione. Naturalmente molto popoloso, tant'è che incontriamo lì molti nostri devoti al Culto della Tosse Grassa in modalità pre-Messa.
Torniamo all'OnStage che erano preoccupati, avevano anche tentato di chiamarci, ma noi conosciamo i nostri limiti. Tranne Tosi. Ci catapultiamo al bar per quell'ultimo paio di drink propedeutici per il concerto, quando compio un grave errore. Dico a Tosi: "Guarda, c'è l'assenzio!" Tragedia. Ne ordina subito una pinta. Preferisco non vedere, vado a salutare i vari Ministri del Culto accorsi: il Reverendo Red Ronny, il Reverendo Nadia Desdemona, il Reverendo Tequila e l'immancabile Reverendo Lele Ggì (o forse me li sono solo immaginato, d'altronde anch'io bevevo assenzio), il tanzkommander capo Piccolo Stè ed Abigail De Tago Mago, ancora alla ricerca di qualcuno che lo pesti, e stavolta c'era quasi. Bene, è il momento di cominciare. Stavolta decidiamo di sfruttare il sipario, per cui ci rifugiamo là dietro. Parte l'intro, il sipario si apre e nel mentre i tanzkommander avevano posizionato uno striscione che recitava "Le perversioni Vanni curate". Oh, bravi, molto divertente. Lo show procede, il popolo è preso bene e canta quasi tutti i pezzi, sono onorato, poi su "Sodomia!" lo striscione viene corretto in "Le perversioni vannO curate." Che carini. Sodomizzano anche qualcuno del pubblico. A un certo punto, quando la scritta viene sostituita con un più sobrio ed equilibrato "I fasci vanno appesi" (sebbene nei consueti caratteri fascioidi) il delirio si aggrava a livelli incontenibili. Sul palco gira un'autentica pinta di assenzio e Tosi cerca pure la strage tentando di incendiare una bomboletta di sborra.
Grazie al cielo fallisce. Anzi, dopo un po' va in standby e, mentre il concerto continua, si spoglia dalla sua divisa di tanzkommander, riprende i suoi abiti borghesi e tuttavia continua ad aggirarsi sul palco raggiungendo infine il nirvana insieme a "Masoschiavo", come vi mostra la foto qui sopra. Il dopo-concerto diventerà pertanto uno dei più epici della nostra carriera. Un tipo aspetta Abigail de Tago Mago fuori dal locale per sfidarlo a singolar tenzone, finalmente!, penso, ma niente, la mia perversa natura di diplomatico (alchermes dentro, zucchero a velo fuori) lo convincerà a desistere, almeno per stasera. Intanto Abigail balla dentro, ignaro di tutto. E fuori? Fuori Tosi muore. Vomita anche l'anima e si accascia su un lato della strada là fuori, accudito dalle nostre Tossine. "Masoschiavo" barcolla ma ancora resiste, poi... No, muore anche lui. Si accascia sull'altro lato della strada. Passa un grosso automezzo e le nostre Tossine si accingono a far rotolare i corpi verso i rispettivi lati per agevolare il passo. Nel frattempo voci apocalittiche ci giungono dal nostro paesello: sbirri ovunque, anche in borghese, auto in fiamme, titolari di locali arsi vivi in piazza! Wow, imperdibile! Ci affrettiamo ad andarcene, dunque. Il cadavere di Tosi viene caricato sulla macchina di due alcolisti a caso. Quello di "Masoschiavo" in un ultimo spasmo di morte tenterà di uccidere il Reverendo Tequila e verrà poi deposto nella sua auto. Risorgerà l'indomani a mattino inoltrato. Io invece, ancora in piedi, torno al paesello col Reverendo Red Ronny, ma in piazza non c'era nessun rogo. Che amarezza.
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